Motori

"Ecco gli obiettivi Ferrari nella stagione del WEC"

Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, ci ha raccontato in esclusiva le ambizioni della Casa di Maranello in questa seconda stagione con le Hypercar

Antonello Coletta: "Ecco gli obiettivi Ferrari nella stagione del WEC"

A poche ore dalla definizione della griglia di partenza del primo gran premio della stagione 2024 del WEC abbiamo incontrato Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, per conoscere le ambizioni della Casa di Maranello in questa seconda stagione con le Hypercar.

Lo scorso anno la Ferrari è ritornata, dopo cinquanta anni di assenza, a gareggiare e a vincere nella top class della 24 Ore di Le Mans con la 499P. Quest’anno?...

"Iniziammo la stagione 2023 con la Ferrari 499P un po' in sordina, considerato che arrivavamo all'esordio ufficiale in gara dopo circa otto mesi di sviluppo della vettura, dunque un periodo intenso e non molto lungo. Nonostante questo, firmammo subito una pole position alla 1000 Miglia di Sebring, pur dovendo ancora conoscere tutte le potenzialità della vettura in gara. Il percorso di conoscenza e apprendimento si è quindi sviluppato gara dopo gara e in ogni round abbiamo compiuto dei passi in avanti, confermandoci da subito in grado di poter ottenere una posizione sul podio. Quindi abbiamo conquistato la 24 Ore di Le Mans, un risultato storico, raggiunto con una vettura che debuttava in quella gara, che ha permesso a Ferrari di firmare un successo assoluto che mancava da 58 anni. È stata una soddisfazione enorme resa possibile solo grazie ai tanti sacrifici fatti da tutta la squadra. Quel successo, come i risultati al termine della stagione 2023, il secondo posto in classifica Costruttori, il terzo e il quarto in graduatoria Piloti, ci hanno permesso senza dubbio di concludere un'annata in modo decisamente positivo".

Ferrari Wec


Quali sono gli obiettivi per la stagione 2024?

"Quest'anno ci troviamo a gareggiare con una vettura, la 499P, che conosciamo bene, ma riteniamo che ci siano ancora dei margini di miglioramento, delle aree sulle quali abbiamo lavorato nel corso della pausa invernale e continueremo a concentrarci anche nel prossimo futuro, per quanto abbiamo scelto di non utilizzare ancora alcun gettone di sviluppo, i cosiddetti "joker".
I nostri obiettivi? Sono ambiziosi, e non potrebbe essere diversamente. Quest'anno proveremo a ripetere la grandissima prestazione mostrata nel 2023 a Le Mans, e faremo di tutto per conquistare il titolo mondiale. Arriveremo sul circuito de La Sarthe, a metà giugno, da campioni in carica e ci piacerebbe difendere questo primato. Siamo consapevoli, ovviamente, che non sarà una stagione semplice sia perché la concorrenza è aumentata, considerato che ci sono nove costruttori impegnati in classe Hypercar, sia perché i team che erano presenti già nelle scorse stagioni si presentano con un bagaglio di esperienza maggiore.
Inoltre le regole del campionato fanno sì che le prestazioni tra i vari concorrenti siano ravvicinate. È stato evidente sin dalle prime giornate qui a Lusail dove, per esempio, Porsche, iscritta con cinque vetture nel complesso, si è dimostrata molto competitiva con tutti gli equipaggi, i quali hanno firmato tempi molto simili".

Quali sono le aree dove si può intervenire maggiormente in termine di miglioramento della Ferrari 499P?

"Sull'aerodinamica non c'è molto da fare, mentre sul setup, sulla distribuzione dei pesi e sull'elettronica del motore potremo lavorare ancora".

Com'è il rapporto tra la vettura e le gomme?

"Parlando della scorsa stagione, nelle prime due gare a Sebring e Portimão, con la vettura al debutto, abbiamo avuto qualche problema in più, il che è comprensibile per il fatto che l'esperienza in gara era ancora agli inizi. Quindi a Le Mans abbiamo mostrato un netto miglioramento anche su questo fronte. L'ultima gara del 2023, in Bahrain, è stata esemplare per mostrare come la nostra vettura, contrariamente a quanto talvolta si era letto, non soffra di particolari problemi con gli pneumatici. Su una pista ad alto degrado come quella di Sakhir, infatti, abbiamo visto quanto la 499P permetta una gestione adeguata delle gomme".

Guardando i tempi del Prologo della stagione 2024 in Qatar, e delle Prove Libere che hanno anticipato la 1812 KM (che si corre sabato 2 marzo), tutte le squadre hanno espresso il loro reale potenziale?

"Posso rispondere per quanto riguarda Ferrari, mentre posso solo immaginare quanto avvenga tra gli altri team. Nei test pre-stagionali e nelle sessioni di prova su una pista nuova per tutti come Lusail, del resto, le squadre svolgono lavori differenziati e si concentrano su molti aspetti in vista dell'esordio stagionale. Certo, fermandosi ai dati, ai tempi, fa effetto vedere che Toyota occupa posizioni arretrate, per quanto le Hypercar del costruttore giapponese, come capita alle nostre, partano secondo quanto previsto dal regolamento con un peso notevole. Avere più chili a bordo non agevola, ovviamente, e questo in particolare su una pista come quella in Qatar, dove per giunta i sorpassi sono molto difficili, e dove i piloti devono fare molta attenzione sia ai
cordoli, per le caratteristiche specifiche che hanno, sia alla gestione delle gomme".

Quando i team faranno vedere il loro reale valore?

"È nella natura delle cose che ogni team adotti le proprie strategie, per quanto l'obiettivo per noi è sempre quello di gareggiare per vincere. Lusail è una pista, ripeto, un po' anomala, e non semplice, alla quale seguirà Imola, che per la prima volta ospita una gara del WEC, un altro tracciato storico, ma per caratteristiche molto differente rispetto a Monza, dove disputammo la gara italiana lo scorso anno. Credo che arrivati a Spa-Francorchamps, a maggio, potremo avere un quadro più esaustivo e capire davvero le potenzialità di tutte le vetture iscritte".

Un pronostico per questo fine settimana?

"Conquistare la Hyperpole sarebbe già un bel risultato, così come chiuderla nei primi 5".

Quest'anno una terza Ferrari 499P partecipa al Mondiale, la numero 83 iscritta dal team clienti AF Corse, sulla quale gareggiano due ufficiali della Casa di Maranello: quali vantaggi avrete da questa terza vettura?

"Avere una terza 499P ci sarà di aiuto per la raccolta di dati, e anche per far "crescere" piloti giovani che hanno già dimostrato di essere veloci.

È il caso sia di Yifei Ye sia di Robert Shwartzman: Yifei ha 23 anni e lo scorso anno con Porsche ha dimostrato nel WEC le sue potenzialità, Robert ha 24 anni, è cresciuto nella Ferrari Driver Academy e, dopo aver debuttato nelle gare GT la scorsa stagione, quest'anno farà un'intera stagione con la Hypercar oltre a rimanere pilota di riserva di Scuderia Ferrari, come Giovinazzi".

Commenti