Rush finale

Rossi, Petrucci e Dovizioso, il podio tutto italiano sotto la pioggia di Silverstone

A Silvertsone (Inghilterra) Valentino Rossi conquista una fondamentale vittoria nella stagione 2015, l'ultima in cui ha lottato per il titolo della MotoGP

Rossi, Petrucci e Dovizioso, il podio tutto italiano sotto la pioggia di Silverstone

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Il cielo è quello tipico inglese, plumbeo e con dei nuvoloni minacciosi che fanno tremare le gambe. La pioggia non ci mette molto a sporcare i 5,9 chilometri d'asfalto del mitico autodromo di Silverstone (Regno Unito), l'ex pista della Royal Air Force. Il calendario segna 30 agosto 2015, l'estate da questa parti è già un ricordo. Meglio premunirsi con un giacchetto leggero, per contrastare anche il vento che spesso punge il volto delle migliaia di spettatori accorsi per vedere la dodicesima prova della MotoGP. Quest'anno sembra proprio che il titolo piloti sia una questione privata tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, con Marc Marquez nel ruolo di terzo incomodo. L'italiano guarda la sua carta d'identità, che segna già trentasei primavere. L'obiettivo è l'agognato decimo titolo iridato e in cuor proprio sa che non restano ancora tante opportunità di metterlo in bacheca, prima di concludere una carriera da leggenda. Per riuscirci sarà necessario regolare il suo compagno di box in Yamaha, che non accetta di fare sconti.

La pioggia cambia lo scenario

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Il sabato Valentino non va oltre il quarto posto in griglia, mentre la pole position è tutta di Marc Marquez che si candida al ruolo di mina vagante. Il Dottore non si scoraggia e la mattina di domenica indossa la tuta da sub, prende confidenza con l'acqua e si trasforma in un centauro anfibio. La Yamaha tra le sue mani diventa docile e mansueta, ma anche cattiva e affilata quando il gioco si fa duro. Dunque, il pluricampione italiano non si impressiona e sa che sulla pista inglese può costruire un'altra delle sue mitiche imprese, beneficiando della pioggia. Le condizioni atmsoferiche sono una manna dal cielo per il 46 e uno spauracchio per la truppa iberica. Lorenzo, da un po', è allergico all'acqua e Marquez non riesce a confermare il livello di performance ottenuto sull'asciutto. A sparigliare ancora di più le carte sono le Ducati, che sull'asfalto umido riescono a digerire meglio l'esuberanza del motore Desmosedici. La danza della pioggia benedice coloro che hanno il tricolore sul petto.

Rossi si impone a Silverstone

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L'improvviso scroscio d'acqua fa ritardare la partenza di venticinque minuti e al momento del via Rossi sceglie l'opzione aggressività. Sotto alla visiera conosce i rischi ma anche i vantaggi che la pista viscida può offrirgli. Dopo due giri balza al comando, scavalcando Lorenzo, Marquez e Pol Espargaro. Valentino ha l'orizzonte sgombro, nessuno lo precede e prende il largo, mentre Jorge affonda sotto la pioggia come un incrociatore colpito da una palla di cannone, graziato dalla dea bendata che lo lascia in piedi dopo lo scontro al quarto giro con Espargaro.

Marquez esce dalla contesa anzitempo, scivolando in modo impietoso, mentre Pedrosa ha la miccia scarica; le sue polveri sono bagnate e in sella alla Honda fatica. A emergere dalle retrovie spunta Petrucci, mago della pioggia, che dal diciottesimo posto spinge la sua Ducati alle spalle del Dottore di Tavullia. Anche Dovizioso cancella una qualifica opaca e con la sua Desmosedici acquatica agguanta il terzo gradino del podio. Dopo una fuga audace e temeraria, Rossi conquista la sua quarta vittoria stagionale e si impone a Silverstone, uno dei pochi circuiti della MotoGP in cui non era mai riuscito a conquistare la posta più alta. Sul podio suona Fratelli d'Italia per un tripudio tutto italiano in terra d'Albione. Una musica celestiale.

La quartultima vittoria della carriera

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Il podio tutto italiano di Silverstone 2015

Per Rossi quella sarebbe stata l'ultima vittoria stagionale, la quartultima della sua intera carriera, chiusa nel 2021 con 115 primi posti. Dopo la spallata britannica, Valentino avrebbe portato il suo vantaggio a dodici punti su Jorge, quarto al traguardo. Nei sei GP conclusivi il campionato 2015 avrebbe virato a sfavore di Rossi, soffiando nelle vele di Lorenzo. L'epilogo finale, terminato in modo controverso e amaro per il Dottore, ha certificato il ruolo di chimera irraggiungibile del sogno chiamato decimo titolo.

La fotografia del GP d'Inghilterra del 2015, tuttavia, ci restituisce l'immagine di un campione scaltro e geniale, uno dei migliori interpreti degli asfalti perigliosi e sdrucciolevoli.

Un giorno da Vale, un altro momento che serve a imprimere il numero 46 nella storia del Motomondiale.

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