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Addio a Tony Bennett, l'ultimo crooner. Da Gaga a Bublé la sua voce fece innamorare il mondo

Scomparso all'età di 96 anni il cantante americano Tony Bennett. Nella sua lunga carriera oltre 100 album e 20 Grammy Award. Indimenticabile il suo duetto con Lady Gaga. Dal 2016 era malato di Alzheimer

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Grave lutto nel mondo della musica, è scomparso all'età di 96 anni il cantante Tony Bennett, considerato l'ultimo crooner (un cantante che si caratterizza per lo stile di canto dal tono caldo ed emotivo, ndr) americano. Era stato colpito nel 2016 dal morbo di Alzheimer, ma nonostante questo aveva continuato a esibirsi. A darne notizia la sua portavoce Sylvia Weiner. Indimenticabile fu il suo addio alla scena con lo spettacolo One Last Time al Radio City Music Hall, che commosse i telespettatori di tutto il mondo, insieme a Lady Gaga, con la quale ha registrato due album.

Una carierra la sua lunga 70 anni, costellata da numerosi premi e centinaia di dischi che avevano la grande forza di custodire la preziosa eredità della canzone popolare americana rappresentata da Cole Porter, Gershwin, Duke Ellington, Rodgers e Hammerstein e molti altri. Dopo la morte di Dean Martin, Frank Sinatra e Perry Como era rimasto lui a rappresentare e far conoscere alle nuove generazioni l'immenso valore di questo genere musicali.

Le sue origini

Bennett era nato come Anthony Dominick Benedetto nel Queens, a New York, il 3 agosto 1926 da una famiglia di origini italiane. Anthony Benedetto (il suo vero nome) era uno dei tre figli di John Benedetto, un negoziante che nel 1906 era emigrato negli Stati Uniti da Podàrgoni, vicino a Reggio Calabria, e di Anna Suraci, una sarta che era nata negli Stati Uniti subito dopo l'emigrazione dei suoi genitori, anch'essi reggini, avvenuta nel 1899. Iniziò a cantare quando era ancora un bambino. All'età di soli 10 anni, la sua voce accompagnò l'innaugurazione del Triborough Bridge, un sistema di ponti e viadotti di New York che collega Manhattan, Queens e Bronx.

Dopo essere stato arruolato per la Seconda Guerra Mondiale in Europa, tornato negli Stati Uniti nel 1946 cominciò a prendere lezioni di canto e musica, certo che quella era la strada da percorrere nella sua vita. Dopo qualche anno il suo grande talento fu scoperto da Bob Hope che lo mise sotto contratto con la Columbia. Agli inizi degli anni '50 la sua grande ascesa con le sue canzoni sempre ai primi posti delle classifiche americane. tanto che in un'intervista a Life Frank Sinatra disse di lui: "È il miglior cantante del settore. Mi entusiasma quando lo guardo. Mi commuove. È il cantante che riesce a trasmettere ciò che il compositore ha in mente, e probabilmente anche un po' di più".

I grandi record della sua carriera

Nel 2014, all'età di 88 anni, Bennett ha battuto il proprio record come artista vivente più anziano con un album n. 1 nella classifica Billboard 200 per Cheek to Cheek, il suo progetto di duetti con Lady Gaga. Tre anni prima, era in cima alle classifiche con Duets II, insieme a star come Carrie Underwood e Amy Winehouse, in quella che fu la sua ultima registrazione in studio. Il suo rapporto con Winehouse è stato ripreso nel documentario candidato all'Oscar Amy, che mostrava Bennett che incoraggiava pazientemente la giovane cantante nell'esibizione di Body and Soul. Ha vinto inoltre 20 Grammy Awards e ha realizzato 100 album. tra i suoi più grandi successi canzoni come I Left My Heart in San Francisco, Fly Me to the Moon, The Good Life e Steppin' Out with My Baby.

Gli indimenticabili duetti

La grande forza di Bennet fu quella di sapersi reinventare pur rimanendo sempre se stesso e avvicinando la sua musica alle giovano generazioni di artisti, usati come veicolo di conoscenza del suo genere. Nel corso della sua carriera, ha duettato con molti altri grandi nomi della musica, tra cui Lady Gaga, Frank Sinatra, Amy Winehouse e Michael Bublé, solo per citarne alcuni.

Molto amante anche del Jazz tra le sue collaborazioni anche quella con il pianista Bill Evaans.

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