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Muore a 70 anni Andrea Purgatori: indagò sui misteri di Ustica e della Orlandi

A 70 anni muore dopo una breve malattia Andrea Purgatori, giornalista e volto di "Atlantide", nonché storica firma del "Corriere della Sera"

Muore a 70 anni Andrea Purgatori: indagò sui misteri di Ustica e della Orlandi

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In mattinata è morto il giornalista e conduttore televisivo Andrea Purgatori. Il conduttore di Atlantide, trasmissione televisiva dedicata ai temi di approfondimento della storia e dell'attualità, è scomparso a Roma dopo una breve e fulminante malattia. Purgatori aveva compiuto 70 anni lo scorso 1 febbraio. Dal matrimonio con l'ex moglie Nicole erano nati i tre figli Edoardo, Ludovico e Vittoria.

Purgatori, una carriera di inchieste tra carta e Tv

Romano di nascita, Purgatori ha vissuto quasi mezzo secolo di storia del giornalismo italiano. Specializzatosi proprio in giornalismo alla Columbia University di New York, ha legato la sua carriera professionale principalmente al quarto di secolo passato da cronista al Corriere della Sera. Per la testata di Via Solferino Purgatori ha lavorato dal 1976 al 2000.

Da giovane cronista, si è trovato coinvolto nel racconto e nella narrazione degli eventi tragici che hanno segnato la fase più dura della strategia della tensione e degli Anni di Piombo. Dal caso Moro all'ancora misterioso caso di Ustica, Purgatori fu negli anni caldi tra fine Anni Settanta e inizio Anni Ottanta la firma più attiva di Via Solferino. Ha seguito anche grandi conflitti internaizonali, dalle guerre in Medio Oriente di inizio Anni Ottanta alla crisi scatenata dall'Intifada palestinese.

Dal 2017 è diventato noto al grande pubblico televisivo come conduttore di Atlantide su La7, approfondendo negli anni diverse questioni spinose legate all'attualità. L'ultima grande inchiesta da lui seguita è stata quella sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, a cui ha contribuito anche fornendo la sua opera di consulenza alla serie televisiva Netflix Vatican Girl.

Attentati, rapimenti, servizi: tutte le inchieste di Purgatori

Ustica e il caso Orlandi furono i grandi passaggi professionali della carriera di Purgatori. Un filo rosso che ha accompagnato quarant'anni di carriera, oltre metà della vita del giornalista morto a 70 anni e che ha portato il cronista divenuto conduttore a navigare tra mezze verità, depistaggi, omissioni.

In un'intervista a Luca Telese per Tpi nel 2020 Purgatori, quarant'anni dopo lo shock dell'esplosione in cielo del DC-9 dell'Itavia partito da Bologna, ha ricordato come ha iniziato a indagare su Ustica, prima sua grande pista personale. "Un controllore di volo mi chiamò al telefono e mi disse: “È sparito dai radar un aereo partito da Bologna”. Era agitato. E mi disse subito: “Non ti far fregare, diranno qualsiasi cosa. Ma sappi che è stato abbattuto”, disse Purgatori a Telese. La convinzione dell'abbattimento del DC-9 nel corso di un duello aereo, che spesso lo ha portato a scontrarsi con esperti militari e militari del calibro del generale Leonardo Tricarico, lo ha accompagnato per tutta la sua carriera ed è oggetto di discussione sia in ambito giornalistico che a livello storiografico, in attesa di capire la verità sui fatti.

Sul caso Orlandi Purgatori ha dedicato più puntate della sua trasmissione in passato alla vicenda e poco più di un mese fa è stato audito alla Camera nel corso dei lavori preliminari per la costituzione di una commissione d'inchiesta della scomparsa della giovane cittadina vaticana quarant'anni fa. In quell'occasione Purgatori ha invitato a indagare sui potenziali rapporti tra servizi segreti e entità finanziarie ambigue presenti in Vaticano. Aggiungendo che la commissione non dovrà pretendere di scoprire la verità ma aiutare a far luce sui coni d'ombra contribuendo a dipanare gli scenari più ambigui e sentendo i personaggi mai auditi come testimoni in sede giudiziaria. A partire dagli operativi dei servizi segreti: "Non sono mai ascoltati e queste sono proprio le tipiche attività che può svolgere una Commissione d'inchiesta", ha detto Purgatori approvando la costituzione dell'organo.

Importanti anche le inchieste su molti altri temi legati a sicurezza e intelligence: dall'uranio impoverito al caso Abu Omar, sono diverse le piste che Purgatori ha seguito nella sua carriera.

Non solo giornalismo: Purgatori tra teatro e cinema

Personalità poliedrica, Purgatori ha avuto anche diversi passaggi extra-giornalistici come attore e autore per teatro e cinema. Ha contribuito alla sceneggiatura del film Vallanzasca - Gli angeli del male (2010) e ha scritto diversi monologhi per l'attore teatrale Marco Paolini. Ha scritto l'intera sceneggiatura de Il Giudice Ragazzino, film del 1994 in cui viene proposta al grande pubblico la figura di Rosario Livatino, beatificato poi della Chiesa cattolica come vittima della Mafia.

Presidente di Greenpeace Italia dal 2014 al 2020 e molto attento alla causa ambientale, Purgatori è stato anche occasionalmente attore al fianco di protagonisti del cinema come Carlo Verdone, nel film Posti in piedi in paradiso, e Corrado Guzzanti, nel film comico Fascisti su marte.

Autore poliedrico e figura da tempo attiva su più fronti, Purgatori è stato un protagonista della cultura e del mondo mediatico italiano negli ultimi anni. La sua ultima apparizione pubblica era in programma proprio per stasera, con una puntata della sua trasmissione dedicata alla morte di Paolo Borsellino nell'anniversario della strage di Via d'Amelio. Con la sua scomparsa muore una memoria storica del giornalismo italiano.

Protagonista di inchieste che hanno fatto discutere e diviso l'opinione pubblica per diversi decenni.

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