Cronaca locale

La psichiatra massacrata con la spranga è in fin di vita: fermato un 35enne

Alle 4 del mattino, la polizia di Stato ha fermato un uomo che si presume essere l'aggressore di Barbara Capovano, che lotta tra la vita e la morte

L'accesso all'ospedale di Pisa
L'accesso all'ospedale di Pisa

Barbara Capovano, la psichiatra massacrata con una spranga all'esterno del reparto ospedaliero psichiatrico nel pomeriggio di ieri, è ancora in gravissime condizioni. I soccorsi e l'intervento sono stati immediati, ma la donna resta in fin di vita a causa delle gravi le conseguenze di quell'aggressione. Questa mattina la polizia ha annunciato il fermo di un uomo che si sospetta essere l'autore dell'aggressione.

Nel comunicato diramato oggi, viene comunicato che la polizia di Stato "alle ore 4 di questa notte, ha eseguito un fermo disposto dalla procura pisana seguito di serrate indagini condotte dalla squadra mobile della questura nei confronti di un 35enne italiano, ritenuto il presunto autore del tentato omicidio premeditato". L'uomo accusato dell'aggressore è Gianluca Paul Seung, ex paziente dell'ospedale, che sui social si definisce "uno sciamano". Sarebbe conosciuto alle forze dell'ordine anche perchè avrebbe inviato a nome dell'Associazione difesa utente psichiatrico, di cui si proclamava referente, numerose lettere a prefetture, questure, comuni e ministeri, spesso con un tono definito farneticante, per denunciare anche presunti complotti. Inoltre, Seung ha accumulato anche diversi fogli di via dalle provincia di Lucca, di Prato e di recente anche di Pisa per comportamenti molesti. Nel febbraio 2022 Seung è stato arrestato per aver spruzzato dello spray urticante al peperoncino negli occhi di un vigilante all'ingresso del tribunale di Lucca dove era stato convocato per un processo per interruzione di pubblico servizio.

La caccia all'uomo è stata brevissima grazie alla visione delle telecamere di sorveglianza della zona ma, soprattutto, alla descrizione fornita da un testimone che ha visto l'aggressore, da lui indicato come interamente vestito di nero, scappare subito dopo l'attacco alla dottoressa. "Esprimo la mia piena fiducia nel lavoro degli inquirenti con la speranza che l'autore di questa barbarie che ha così fortemente traumatizzato la comunità pisana - e non solo - venga individuato con ogni certezza al più presto e che sia fatta giustizia", ha dichiarato in una nota Manfredi Potenti, senatore della Lega eletto nel collegio Pisa-Livorno.

Le aggressioni negli ospedali sono sempre più frequenti e drammatiche e si rivela sempre più urgente la necessità trovare un modo efficace per prevenirle ed evitarle. "Da troppo tempo si registra un climax di violenze ai danni degli operatori sanitari e chi lavora nei reparti di psichiatria è anche più esposto, senza che ci siano tutele sufficienti per prevenire episodi che non possono essere catalogati nel campo della fatalità. Questo è il momento della speranza per una vita che non deve spezzarsi oggi, ma subito dopo sarà l'ora di ripensare a livello normativo un sistema che ha dimostrato di non saper garantire adeguatamente la sicurezza dei medici", ha concluso il senatore. Sullo stesso piano il deputato della Lega, Edoardo Ziello: "Un ringraziamento profondo va alla squadra mobile di Pisa che, ancora una volta, ha messo a punto un complesso percorso di indagini senza sosta che ha permesso di arrivare, in breve tempo, all'identikit del presunto responsabile.

Donne e uomini che rappresentano un vero orgoglio per la nostra città. Adesso però sia fatta definitivamente giustizia a livello processuale con l'auspicio di non vedere un ulteriore esempio di impunità"

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