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Terrorismo, sale l'allerta per Pasqua: "Vigilanza su tutti gli obiettivi sensibili"

Si è riunito oggi al Viminale il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza: riflettori accesi sulla prevenzione e sul presidio degli obiettivi sensibili

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Vietato abbassare la guardia: questo il monito del Viminale sul pericolo terrorismo. Dopo la nuova crisi in Medio Oriente, il nuovo campanello d’allarme è rappresentato dall’attentato a Mosca firmato dall’Isis. Oggi s’è tenuto il Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, per delineare un'analisi della situazione e fare il punto sulle misure di sicurezza, soprattutto in vista delle festività pasquali, senza dimenticare che già dallo scorso 7 ottobre – data del brutale attacco di Hamas –"tutto il sistema della sicurezza a livello nazionale è al massimo livello di mobilitazione, sia sul piano della prevenzione sia su quello del presidio degli obiettivi sensibili".

Il ministro Piantedosi, il sottosegretario Molteni ed i vertici delle forze di polizia e delle agenzie di informazione e sicurezza hanno disposto una intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo con la pianificazione di specifici servizi operativi, fissi e dinamici, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili, alla luce di un loro eventuale aggiornamento. In altri termini, sono state potenziate le misure di prevenzione sul territorio. Come anticipato, l’attività di vigilanza e di controllo anti-terrorismo era già stata intensificata subito dopo l’attacco di Hamas in Israele. Nel corso della riunione è emerso che dal 7 ottobre ad oggi sono state espulse per motivi di sicurezza 47 persone, di cui 9 con provvedimento del ministro dell'Interno. Nel 2024 sono stati 23 i provvedimenti, di cui 5 emessi dal ministro.

Un’attenzione particolare è rivolta al mondo della rete, con l’attività di monitoraggio mirata a individuare eventuali situazioni di rischio terrorismo sul territorio nazionale. Il web rappresenta il fronte principale della minaccia soprattutto per quanto concerne il reclutamento, ha evidenziato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sulla sicurezza Alfredo Mantovano ospite di “In mezz'ora”. "In generale in Italia c'è nei confronti delle comunità islamiche un atteggiamento di rispetto che riduce l'area della tensione. In Italia non capitano gesti stupidi, come in altri Stati europei, come quello di strappare le pagine del Corano in pubblico.

L'Italia ha sempre mantenuto costante l'attenzione verso la minaccia terroristica su più fronti tra loro collegati", l’analisi dell’esponente di FdI.

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