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"In ambulanza da due giorni". La denuncia: cosa succede all'anziana

La sconcertante storia arriva da Mercato San Severino, nel Salernitano. La donna, una 85enne cardiopatica, non mangia da giorni ed espleta i suoi bisogni fisiologici in ambulanza

Nessuno tocchi Ippocrate
Nessuno tocchi Ippocrate

"Fate qualcosa ma fatelo subito!". È questo il disperato appello lanciato su Facebook da "Nessuno tocchi Ippocrate", associazione impegnata per la difesa degli operatori sanitari, per salvare un’anziana con problemi di salute che da due giorni è bloccata in un’ambulanza. E non per un guasto del mezzo.

La sconcertante vicenda, si legge nel post, ha avuto inizio alle 16.35 di mercoledì 14 dicembre quando la donna, una 85enne cardiopatica risultata poi positiva al Covid, è stata soccorsa dagli operatori del 118. Come ha raccontato un membro di "Nessuno Tocchi Ippocrate" a ilGiornale.it, l’anziana, che non ha parenti e vive da sola in una casa di cura, accusava problemi al torace. Dopo i primi accertamenti sul posto, che hanno escluso un infarto in corso, i sanitari hanno trasportato la paziente al pronto soccorso dell’Ospedale Curteri a Mercato San Severino, nel Salernitano. Ma una volta giunti presso la struttura, ecco l’imprevisto: la donna non viene fatta entrare.

Dall’associazione fanno sapere che l’ospedale non aveva posti liberi. E così l’anziana è stata costretta a restare nell’ambulanza, in attesa di essere ricoverata.

"La signora non mangia, non beve ed espleta i suoi bisogni fisiologici dentro il mezzo di soccorso", si legge ancora nel post. Una situazione difficile. Ma c’è di peggio. Perché dall’associazione hanno spiegato che l’anziana non si nutriva già da prima dell’intervento del 118. "Ad ora sono 40 ore di VERO E PROPRIO CALVARIO. Gli equipaggi 118 continuano a darsi il cambio sul posto, una maratona di malasanità! Una situazione che non ha precedenti!", è scritto nel messaggio apparso su Facebook.

Poi l’appello. Disperato, urgente, straziante. Per aiutare la donna prima che sia troppo tardi. "FATE QUALCOSA MA FATELO SUBITO! Il nostro appello va anche a tutte le strutture private della regione Campania: "Chi può assistere questa nonnina? Non facciamola morire in ambulanza!". Sì, perché purtroppo questo rischio esiste. A confermarlo è proprio un membro dell’associazione raggiunto telefonicamente da ilgiornale.it. Quest’ultimo ha anche raccontato che per porre fine al calvario della donna si stava organizzando un piano B: prelevare la paziente con una ambulanza privata e trasportarla in una struttura privata. Ma anche questa eventualità sarebbe saltata a causa di questioni legate al Covid.

Nel post pubblicato su Facebook "Nessuno Tocchi Ippocrate" si è rivolto all’Asl di Salerno, alla Regione Campania, a Vincenzo De Luca, all’ospedale Curteri, al Ministero della Salute e a ASL Salerno- Ingegnere Gennaro Sosto Direttore Generale, ma al momento non ci sarebbero segnali che indicano la lieta conclusione della vicenda.

Le ore passano e l’anziana continua a restare nell’ambulanza.

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