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"Cerchiamo smartphone". L'appello della Ong per i migranti che arrivano in Italia

Smartphone usati, senza pin e senza codici di sblocco, da consegnare ai migranti che transitano in Italia lungo la linea Trieste-Oulx, passando per Milano

"Cerchiamo smartphone". L'appello della Ong per i migranti che arrivano in Italia

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Nuova iniziativa della Ong Mediterranea guidata da Luca Casarini, che ha deciso di distribuire gli smartphone ai migranti che arrivano in Italia. Nell'appello fatto circolare sui social, la Ong spiega che "per le persone in transito avere uno smartphone è di vitale importanza. Serve per comunicare con i parenti, per orientarsi e raggiungere dei rifugi sicuri, per chiamare i soccorsi se in pericolo, per documentare violenze e violazioni dei loro diritti di cui sono vittime". La maggior parte dei migranti che arrivano in Italia, sia tramite la rotta balcanica sia tramite il Mediterraneo, però, sbarcano già muniti di telefoni di ultima generazione, perfettamente funzionanti, come dimostrano i video che loro stessi condividono sui social o che inviano ai loro trafficanti una volta arrivati a destinazione.

Mediterranea chiama questo sistema "ferrovia sotterranea", un sistema individuato per superare i confini che, nella loro grafica, vengono rappresentati da un filo spinato. L'idiosincrasia delle organizzazioni non governative verso i confini è ben nota: nel loro mondo ideale non esisterebbero gli Stati e i governi, non ci dovrebbero essere frontiere per garantire a chiunque di spostarsi da un posto all'altro, liberamente, senza i documenti. Una visione anarchica e utopica, che cercano di perseguire sfidando le istituzioni e l'ordine costituito. Da una parte ci sono le loro navi, che con prepotenza portano i migranti irregolari, non identificabili, dal Mediterraneo all'Europa, attraversando i confini territoriali degli Stati in nome di una lacuna nel diritto internazionale. Dall'altra ci sono iniziative come questa, meno tangibili di un attraversamento fisico di confine, ma che perseguono lo stesso scopo, garantendo un collegamento virtuale per i migranti con i loro parenti o con altre persone lasciate sulla sponda opposta del Mediterraneo.

In questa nuova iniziativa, Mediterranea cerca smartphone "usati e in buone condizioni (senza pin né codici di accesso) con i loro caricabatterie da distribuire nei presidi solidali di Trieste, Milano e Oulx alle persone transitanti". Trieste e Oulx sono due postazioni di confine sui due versanti opposti dell'Italia, il primo verso est, quindi verso la rotta balcanica, il secondo verso ovest, verso la Francia.

Milano, invece, è la città snodo, ma anche quella in cui permangono la maggior parte dei migranti irregolari che raggiungono il nord Italia. E la domanda che in molti si sono posti, è: un'eventuale scheda sim a chi verrebbe intestata, visto che i migranti sono sprovvisti di documenti? Oppure i telefoni vengono forniti nudi, da utilizzare esclusivamente quando incontrano reti wi-fi disponibili?

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