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Disabile picchiato da tre extracomunitari per uno zaino

Attimi di paura per un disabile cinquantenne di Roma, avvicinato con una scusa da tre ragazzi e prepotentemente picchiato per uno zainetto di poco valore

Disabile picchiato da tre extracomunitari per uno zaino
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Tragedia sfiorata a Roma, dove un disabile è stato violentemente aggredito da tre giovani. I fatti risalgono al primo pomeriggio del sei febbraio scorso, ma solo adesso sono stati resi noti. La tremenda aggressione si è consumata nel parco del Pineto, fra i quartieri Balduina e Primavalle. L’uomo aggredito, un cinquantenne disabile, con ritardo cognitivo diagnosticato, era seduto su una panchina, intento a leggere un libro. Proprio in quel frangente, mentre il cinquantenne era immerso nella lettura, tre ragazzi, tutti con un’età compresa fra i ventidue e i ventotto anni si sono avvicinati. “Hai un accendino?” Avrebbe chiesto uno dei tre giovani, “non fumo” sarebbe stata la risposta del cinquantenne. A quel punto i toni si sarebbero fatti più pesanti. Uno dei tre giovani avrebbe chiesto all’uomo di consegnargli lo zaino.

La tentata fuga, poi l'aggressione

Il disabile, spaventato dalle minacce dei ragazzi si è dato alla fuga, ma dopo non molto è stato raggiunto e preso a botte violentemente. Dopo aver lasciato il cinquantenne a terra, ancora provato per i colpi presi, uno degli assalitori gli ha sfilato lo zaino dalle spalle prima di darsi alla fuga. Nello zaino il signore teneva gli inseparabili occhiali da vista, la chiave di casa e un telefonino. Dopo non molto alcuni passanti hanno notato l’uomo dolorante per terra e hanno avvisato i soccorsi.

La corsa in ospedale

Il cinquantenne è stato trasportato presso l’ospedale San Filippo Neri di Roma. Al suo arrivo presso il nosocomio della Capitale l’uomo accusava un fortissimo dolore alla milza. Fortunatamente dopo gli esami di rito non sono emerse fratture o lesioni, ma solo contusioni dovute alla brutalità con cui è stato massacrato di botte. La sorella della vittima ha sporto denuncia alle forze dell’ordine. Adesso sono in corso le indagini. I poliziotti del commissariato della zona sono già a lavoro per cercare di rintracciare i colpevoli.

Le parole della sorella

“Mio fratello ora è a casa, con varie contusioni all'addome e al torace, microfratture al collo per cui porta il collare, una frattura al setto nasale", racconta la sorella della vittima al Messaggero. "Lui si mette sempre in quel posto a leggere, in santa pace, aspetta mia sorella e torna a casa con lei ancora non sappiamo nulla delle indagini, né sappiamo se ci sono telecamere lì vicino alla biblioteca. Alla fine gli hanno fatto solo del male gratuito, hanno infierito con cattiveria e tutto questo alle tre del pomeriggio, in pieno giorno. Perché nello zaino non c'era niente di importante. Da quel che ha potuto ricostruire mio fratello i tre non sarebbero italiani. Ma è importante sottolineare come il parco sia abbandonato al degrado: abbiamo paura anche a portare il cane a passeggio, è pieno di siringhe e ubriachi". A

Anche il mondo della politica romana si stringe al cinquantenne malmenato e condanna le condizioni del parco, lasciato in mano all'incuria e alla criminalità. Giancarlo Pierangelini, consigliere FdI del XIII, storico residente e commerciante della zona, non usa mezzi termini sulla questione: "Il parco è diventato invivibile, assediato da gang, prostituzione e gioco d'azzardo, quest'ultimo praticato per lo più da filippini. Questo episodio è solo il culmine di quel che avviene giornalmente. È solo stato più violento ma non è difficile imbattersi in gang di ragazzi che girano anche armati di coltelli.

Insomma, il parco del Pineto è diventato invivibile per i residenti, molti furti ed episodi di questo tipo non vengono neanche denunciati".

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