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"Mi manchi, abbraccia la mamma...". Il dolore del papà di Giulia Cecchettin

Il genitore della 22enne ha condiviso il suo dolore e si è detto vicino ai familiari di Filippo Turetta. Ha affermato di voler fare qualcosa perché nessun'altro viva il suo dolore

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Il ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, la 22enne sequestrata una settimana fa e uccisa dal fidanzato Filippo Turetta, ha spazzato via l’ultima speranza dei suoi familiari di poterla riabbracciare. Il corpo della giovane è stato recuperato vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. “Il dolore è tanto, inimmaginabile, atroce. Una parte di me se ne va. Aveva solo 22 anni…una vita spezzata, senza un motivo logico”, dice a Repubblica Gino Cecchettin, il padre della giovane. “Posso capire una malattia, un incidente, ma questo è il modo più inconcepibile. Non te ne fai una ragione. Ma devo essere forte, per gli altri ragazzi, Elena e Davide. Devono, dobbiamo ripartire. Erano tre fratelli unitissimi”.

Le parole dell’uomo trasudano tutto il dolore di un genitore che si è visto strappato ciò che di più caro ha al mondo. “Sono andato lì, sul luogo del ritrovamento. Ma c'erano ancora i medici per i rilievi e non l'ho vista”, continua il papà di Giulia, che su WhatsApp ha pubblicato una foto della figlia piccola e della moglie, morta l’anno scorso. “Adesso sono insieme”. Su Facebook, inoltre, Gino Cecchettin condivide un pensiero: “L'amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L'amore vero non picchia, non urla, non uccide. Amore mio, mi manchi già tantissimo, abbraccia la mamma e dalle un bacio da parte mia".

Tutta Vigonovo, il paese dove abitava Giulia, si stringe attorno alla famiglia dell’ennesima vittima di un rapporto tossico e delle sue conseguenze drammatiche. A trenta chilometri di distanza, però, non si può ancora mettere la parola fine a questa storia. Nel comune di Torreglia, in provincia di Padova, i genitori di Filippo Turetta non hanno sue notizie da una settimana. L’ultima volta è stato avvistato in Austria e su di lui pende un mandato di cattura europeo. La coppia ha fatto arrivare le proprie condoglianze a Gino Cecchettin, che li ha ringraziati: “Anche loro stanno vivendo un dramma e quindi sono vicino anche a loro. Certo, io pensavo a Giulia, volevo il suo ritorno. Per me è finita qui”.

Il padre della 22enne, ora, vuole impegnarsi perché nessun altro genitore viva il suo stesso dolore. “Elena (la figlia maggiore, ndr) ne farà la battaglia della sua vita. Ma anch'io voglio fare qualcosa, è giusto così. Per Giulia e per tutte le altre che potranno trovarsi nella sua condizione”, conclude. Nel frattempo, proseguono senza sosta le ricerche di Filippo.

Per il momento, gli investigatori sanno che è passato da Cortina d’Ampezzo, dove ha fatto rifornimento, e pare che abbia attraversato la frontiera vicino a Treviso, dirigendosi verso la Carinzia.

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