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Autovelox "sforna" 200 multe al giorno ma finisce in Procura

L'apparecchio, installato sulla strada statale 45 bis (Gardesana), fa scattare circa duecento multe al giorno. L'Associazione nazionale dei Consumatori e delle micro imprese (delegazione di Belluno) presenta un esposto in Procura

Autovelox "sforna" 200 multe al giorno ma finisce in Procura

L'autovelox della Gardesana in grado di far scattare duecento multe al giorno arriva in Procura. Dopo aver attirato l'attenzione dei social, della Prefettura e addirittura del Parlamento - c'è un'interrogazione in merito - il caso è finito nelle mani della Procura della Repubblica di Verona.

Nel giro di soli due mesi e mezzo l'occhio elettronico ha coinvolto diecimila automobilisti tra sanzioni e punti della patente sottratti. Ha presentato un esposto dall’Associazione nazionale dei Consumatori e delle micro imprese-delegazione di Belluno per "per rilevata supposta violazione di legge". Viene sollecitato un celere intervento in merito "all'autovelox dei record". La battaglia è portata avanti da tempo dall'associazione Altvelox-Maggiore Tutela per il "rispetto della legalità" che in questo caso, secondo loro, non viene rispettata. Come riporta il Corriere del Veneto ai pm viene chiesto di "accertare e valutare se siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti" e inoltre, "essendo la questione in esame particolarmente complessa e articolata sotto il profilo tecnico e normativo", si chiede di "demandare adeguata istruttoria e verifica ad ausiliario consulente tecnico esperto in materia".

Le contestazioni

L'associazione Maggiore Tutela sottolinea "l'esistenza di evidenti gravi concomitanti elementi e motivi ampiamente fondati in fatto e diritto atti a rilevare l’illecito reiterato utilizzo, a danno della collettività, delle apparecchiature per il rilevamento della velocità autovelox attualmente fruita dal Comune di Torri del Benaco, ai fini sanzionatori". Primo fra tutti il fatto che questo autovelox è espressamente approvato su Determina dirigenziale emanata dal Mit, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche "carente di specifico prodromico Decreto ministeriale del Mise, atto a validare e legalizzare l’apparecchiatura di misura della velocità, mediante le complesse procedure prescritte in materia di metrologia legale". Viene accusata anche la commercializzazione da parte della ditta costruttrice e relativa alla fornitura della P.A. dell'apparecchiatura autovelox perché, continua l'accusa, "pur priva di caratteristiche metrologiche imposte per legge non rispecchia le esigenze d’accertamento richieste e pretese dalla P.A. ai fini sanzionatori, venendosi in tal caso a ravvisare il reato di frode nelle pubbliche forniture". Sarebbero queste le motivazioni per cui i cittadini vengono multati. Viene coinvolto anche il Comune di Torri del Benaco e tutti gli organi preposti al controllo, alla rilevazione e alla comminatoria delle infrazioni stradali.

Gli altri dubbi

Non mancano le perplessità anche in merito all'affidamento diretto contrattuale che il Comune di Torri del Benàco (Verona) avrebbe fatto a favore della ditta Traffic Tecnology srl in sette diverse occasioni "per importo complessivo di 179.127 euro".

Viene fatto notare nell'esposto come "in base all’articolo 36 del Codice degli appalti, la soglia per l’affidamento diretto per servizi, senza necessità di gara d’appalto, si attesta fino a 139 mila euro, limite che nel caso in esame risulterebbe abbondantemente superato".

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