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Via agli espropri. Parte l'iter per il Ponte sullo Stretto

Prevista l'apertura di "sportelli informativi" per fornire il supporto necessario per l’analisi della documentazione

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Un passo avanti verso la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Domani verà pubblicato sui quotidiani nazionali e territoriali di Sicilia e Calabria l'avviso di avvio del procedimento volto all'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità. Come evidenziato dalla società Stretto di Messina, la pubblicazione dell'avviso è un atto conseguente all'approvazione da parte del Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina dell'aggiornamento del progetto definitivo dell'opera, alla consegna degli elaborati progettuali ai ministeri e alle autorità competenti e all'avvio della Conferenza di servizi.

A partire dall’8 aprile, per sessanta giorni i soggetti i cui beni sono interessati dalle procedure espropriative per il Ponte sullo Stretto di Messina avranno la possibilità di rivolgersi per l’assistenza con personale tecnico previo appuntamento telefonico e fare le proprie osservazioni. La società Stretto di Messina ha evidenziato che, al fine di garantire la più ampia diffusione delle informazioni, l’avviso“corredato del piano particellare e dell'elenco ditte proprietarie, sarà pubblicato anche sui siti Internet istituzionali della Regione Calabria, della Regione Siciliana, della Stretto di Messina nonché affisso agli albi pretori dei comuni interessati dalla realizzazione dell'intervento”.

Ma non è tutto. La società ha infatti evidenziato che verranno aperti degli “sportelli informativi” sia a Messina (Palacultura Sala Rappazzo, in viale Boccetta 373) che a Villa Sangiovanni (presso la ex sede della Pretura in via Nazionale Bolano 541), in spazi dedicati messi a disposizione dei rispettivi Comuni, con l’obiettivo di“fornire il supporto necessario per l’analisi della documentazione”.

Fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini, il progetto del Ponte sullo Stretto costerà 13,5 miliardi di euro. Secondo le tempistiche ipotizzate dal dicastero delle Infrastrutture, la prima pietra dei nuovi cantieri potrebbe essere posta la prossima estate.

Previste importanti opere secondarie: 20,3 chilometri di raccordi stradali e 20,2 chilometri di raccordi ferroviari, l’80 per cento dei quali sarà sviluppato in gallerie.

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