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Roma, vandalizzate due pietre d'inciampo a memoria dei deportati ad Auschwitz

Il fatto è avvenuto a Trastevere: ignoti hanno oltraggiato due pietre d'inciampo. La condanna del sindaco Gualtieri: "Gesto miserabile". La Comunità ebraica di Roma: "Gravissimo"

Roma, vandalizzate due pietre d'inciampo dei deportati ad Auschwitz

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Nel giorno in cui hanno scatenato una dura polemica le stelle di David disegnate sugli edifici di Parigi ecco che anche in Italia (precisamente a Roma) si assiste a un gesto inqualificabile, confermando l'onda lunga dell'antisemitismo che continua pericolosamente a diffondersi in Europa. Un gesto che ha rievocato i periodi più bui della storia a cui si è aggiunto l'oltraggio avvenuto nella Capitale del nostro Paese: due pietre d'inciampo sono state vandalizzate in via Dandolo, nel centrale quartiere romano di Trastevere.

Le pietre ricordano due abitanti ebrei deportati nei lager nazisti: sono dedicate a Michele Ezio Spizzichino e Aurelio Spagnoletto, due vittime romane della Shoah che vennero deportate nel campo di sterminio di Auschwitz. Le pietre sono state annerite e questa, allo stato attuale, rappresenta l'unica certezza visto che la dinamica dell'atto deplorevole è ancora in corso di accertamento: ignoti hanno tentato di dare fuoco oppure sono state sporcate con della vernice? Sarà ovviamente indispensabile fare chiarezza su quanto accaduto nelle scorse ore. Comunque a stretto giro le pietre inizialmente annerite sono state ripulite. Ad accorgersi dello sfregio era stata una signora di passaggio in via Dandolo.

Sulla questione è intervenuto il sindaco Roberto Gualtieri, che ha voluto condannare "fermamente" il gesto che ha definito "inaccettabile e miserabile". Il primo cittadino ha voluto esprimere la piena solidarietà alla Comunità ebraica della Capitale. Che nel frattempo ha preso posizione per bocca del presidente Victor Fadlun, secondo cui "sarebbe gravissimo" nel caso in cui fosse confermato che si tratta di un atto di profanazione deliberato.

Il presidente della Comunità ebraica di Roma, contattato dall'Adnkronos, ha posto l'attenzione sul fatto che le pietre d'inciampo per la Comunità e per tutti i romani "hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita". L'auspicio di Fadlun è che quanto sta avvenendo in altri paesi europei non trovi spazio anche all'interno del nostro Paese. Inoltre ha ribadito la "piena fiducia" nella vicinanza e vigilanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine.

L'odio antisemita deve necessariamente trovare un muro da parte dell'Occidente.

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