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Emmy 2023, nei premi per la tv Usa trionfano "The Bear", "Succession" e "Beef"

In questa edizione celebrata in ritardo per lo sciopero di Hollywood la grande sconfitta è "Better Call Saul"

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Nei premi per la tv Usa trionfano "The Bear", "Succession" e "Beef"

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Succession, The Bear, Beef - Lo scontro. Se i Golden Globes la scorsa settimana e i Critics Choice Awards, domenica avevano segnato il sentiero, lunedì notte gli Emmy Awards, che premiano solo il mondo televisivo e che di solito si tengono a settembre, quel sentiero lo hanno pavimentato. Sono questi i tre i titoli che hanno vinto tutto alla cerimonia dei 75mi Emmy Awards, che si è tenuta ora a gennaio dell'anno successivo, dopo il rinvio a causa dello sciopero di sceneggiatori e attori. Succession, la saga familiare dei Roy, magnati dell'editoria (HBO, in Italia su Sky), ha vinto sei statuette, fra queste quella alla migliore serie drammatica, al migliore attore e alla migliore attrice drammatici, Kieran Culkin e Sarah Snook, e al migliore attore non protagonista, Matthew Macfadyen. Altri sei Emmy sono andati a The Bear, convulsa e coinvolgente commedia Netflix su uno chef stellato che rileva la paninoteca di famiglia. È la migliore serie brillante ed ha visto premiati anche Jeremy Allen White, migliore protagonista, Ebon Moss-Bachrach e Ayo Edebiri, non protagonisti. La miniserie Beef - Lo scontro, storia di una infinita vendetta che segue un episodio di rabbia al volante, prodotta da Netflix, ha ottenuto cinque premi: migliore serie limited, migliore attore e attrice di una miniserie, Steven Yeun e Ali Wong, sceneggiatura e regia.

Poco è restato agli altri: Jennifer Coolidge ha vinto la statuetta per la migliore attrice non protagonista in una serie drammatica grazie alla seconda stagione di The White Lotus (HBO), ambientata in Sicilia e che vedeva candidate, nella stessa categoria, anche Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco. Quinta Brunson, creatrice e protagonista della commedia ambientata nel mondo della scuola Abbott Elementary, è risultata migliore attrice brillante. Poche sorprese dunque da questa 75ma cerimonia dei premi alla television. Molte dimenticanze invece. Better Call Saul, ad esempio. La serie AMC in Italia su Netflix, spinoff dell'acclamatissima Breaking Bad, in sette stagioni ha ottenuto ben 53 candidature agli Emmy senza riuscire a portare a casa nemmeno un premio. Alla debacle ha senz'altro contribuito il fatto di essersi conclusa nel 2022 ed essere stata eleggibile per i premi dell'anno 2023, assegnati causa sciopero solo ora.

Hollywood ha la memoria troppo corta per tenere a mente prove d'artista così indietro nel tempo. Snella e veloce, presentata da Anthony Anderson, molto popolare negli Usa per la sua partecipazione alla serie Black-ish, la cerimonia degli Emmys ha visto anche Elton John premiato con l'Emmy per gli eventi live per il suo Elton John Live: Farewell From Dodger Stadium. La statuetta ha fatto entrare il musicista inglese nel gotha degli EGOT, i pochissimi artisti cioè che sono riusciti ad vincere tutti i principali premi dell'intrattenimento americano, EGOT infatti sta per Emmy, Grammy, Oscar e Tony, rispettivamente i riconoscimenti all'eccellenza della televisione, della musica, del cinema e del teatro. Elton John aveva già vinto due Oscar per le canzoni di Rocketman e Il Re Leone, un Tony per la sua Aida e ben sei Grammy, compreso il Legend Award alla carriera. È il diciannovesimo al mondo ad ottenere l'EGOT, fra questi: Audrey Hepburn, Mel Brooks, Whoopy Goldberg, Viola Davis, John Legend.

Andata in onda nel giorno festivo del Marthin Luther King Day, la cerimonia si è aperta con un «Buon compleanno Mr. King» del presentatore e si è conclusa con la clip del famoso discorso «I have a dream». Applausi anche a metà serata, quando Anderson ha esordito con un: «Vi state godendo questi Emmy al cioccolato?». I momenti toccanti sono stati una costante in una serata in cui la nostalgia ha dominato la scena. Gli annunci dei premi infatti sono stati intervallati da siparietti-reunion dei protagonisti dei grandi classici della televisione americana, da I Sopranos a I Love Lucy, da M*A*S*H a Cin Cin quando Kelsey Grammer, Ted Danson, Rhea Perlman e John Ratzenberger hanno ricreato una scena al famoso bancone del bar della sit-com.

Mancava Kirstie Alley che è stata ricordata nel segmento in memoriam, insieme a Suzanne Somers di Tre cuori in affitto, Irene Cara di Saranno Famosi e all'indimenticato Matthew Perry di Friends.

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