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Palpebre cadenti, le cause e i rimedi

Lo sviluppo delle palpebre cadenti è spesso legato all’invecchiamento: quali sono le cause principali e i rimedi efficaci chirurgici e non invasivi

Palpebre cadenti, cause e rimedi efficaci

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Palpebre cadenti, cause e rimedi efficaci

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Il problema delle palpebre cadenti coinvolge molte persone di entrambi i sessi e, nella maggioranza dei casi, si manifesta progressivamente con l’invecchiamento. Chiamato anche ptosi palpebrale in gergo medico, questo disturbo si verifica quando una o entrambe le palpebre superiori o inferiori appaiono abbassate totalmente o parzialmente rispetto alla norma, appesantendo il contorno occhi e talvolta generando disturbi alla vista.

Analizzare le cause che si celano dietro lo sviluppo delle palpebre cadenti è fondamentale per poter ipotizzare una cura adeguata, valutandone la gravità e le conseguenze di natura sia medica sia estetica.

Cause delle palpebre cadenti

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La ptosi palpebrale può essere sia congenita sia acquisita, quindi essere presente fin dalla nascita oppure manifestarsi nel corso della vita in qualsiasi momento, generalmente con l’avanzare dell’età.

Se la ptosi palpebrale congenita è causata da un problema nello sviluppo dei muscoli che consentono di sollevare e abbassare le palpebre, la variante acquisita che si manifesta in età adulta è molto spesso legata all’invecchiamento e, in particolare, al fisiologico indebolimento dei muscoli elevatori delle palpebre.

Può capitare, inoltre, che la palpebra cadente si sviluppi in seguito a lesioni, infortuni o traumi, oppure come conseguenza di malattie sistemiche o all’uso prolungato di alcune tipologie di farmaci.

Solo nel caso in cui la ptosi sia particolarmente grave, inoltre, possono manifestarsi disturbi a carico della vista come, ad esempio, la riduzione del campo visivo e l’ambliopia, vale a dire la diminuzione della capacità visiva che colpisce un occhio o entrambi.

Rimedi e trattamenti chirurgici e non

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Nei casi particolarmente gravi, soprattutto in presenza di una compromissione della vista, è possibile ricorrere a un intervento chirurgico per risolvere il problema delle palpebre cadenti, affidandosi a un chirurgo esperto per rimuovere il tessuto palpebrale in eccesso e per intervenire direttamente sul muscolo elevatore.

La maggior parte delle volte, tuttavia, in presenza di ptosi delle palpebre acquisita è possibile ricorrere all’intervento laser e alla blefaroplastica senza bisturi, che consente ugualmente di eliminare grasso e tessuti in eccesso rimodellando l’intera zona del contorno occhi.

La lista dei possibili rimedi non chirurgici alla palpebra cadente, inoltre, comprende anche altre soluzioni non invasive:

  • svolgere regolarmente alcuni esercizi di ginnastica facciale per rafforzare in modo progressivo i muscoli delle palpebre, efficace anche come strategia di prevenzione;
  • applicare creme e prodotti cosmetici creati appositamente per tonificare il contorno occhi, riattivando il microcircolo e prevenendo il cedimento dei tessuti palpebrali. Sono ottimi i sieri a base di acido ialuronico, caffeina e vitamina E, ad esempio, in grado di favorire un’azione liftante e anti-age;
  • ridurre il gonfiore applicando un cubetto di ghiaccio direttamente sulle palpebre, sfruttando il freddo per sgonfiare e restringere i vasi sanguigni;
  • applicare impacchi a base di tè verde, un ottimo rimedio naturale tonificante e antiossidante che aiuta a ridurre le infiammazioni e il gonfiore nella zona intorno agli occhi, ritrovando uno sguardo più giovane e fresco;
  • utilizzare l’Aloe Vera in gel per massaggiare le palpebre e tonificare l’intera zona, ottenendo notevoli benefici per quanto riguarda la diminuzione del gonfiore e di eventuali arrossamenti.
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