Cronaca locale

Le consegne del pusher? La droga arriva a domicilio con il furgone

Gironzolava in città a bordo del suo furgone per vendere la droga. I carabinieri, dopo mesi di appostamenti, lo hanno arrestato

Le consegne del pusher? La droga arriva a domicilio con il furgone

Come un vero ragazzo delle consegne. A bordo del suo furgone si spostava da un punto all'altro della città per vendere la droga. Ma i carabinieri della stazione di Erice in provincia di Trapani e della sezione radiomobile di Trapani, da mesi ormai lo tenevano d'occhio. E hanno arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti Salvatore Maria Gabriele, trapanese, classe '65, gravato da precedenti di polizia.

I militari, ormai da tempo, seguivano i movimenti sospetti di questo furgone con a bordo Gabiele. C'erano precisi indizi che l'uomo potesse essere un pusher. Ma l'arrestato avave portato la vendita di droga ad un gradino superiore. A bordo del suo furgone, infatti, come un food truck americano di quello che vende in giro per New York hamburger e hot dog, si spostava da un punto all'altro della città per tentare di piazzare o vendere ai clienti, partite di droga.

Dopo aver raccolto precisi indizi, i carabinieri hanno fermato il mezzo, perquisendo sia Gabriele che il furgone trovando all'interno 2,3 grammi di inflorescenze di marijuana, 1,2 grammi di hashish e la somma di 215 euro in banconote di diverso taglio, ritenuta verosimilmente provento dell’attività di spaccio. Nel portaoggetti del veicolo sono stati rinvenuti anche un bilancino di precisione con tracce di cannabinoidi e materiale per il confezionamento delle dosi. Visti i primi esiti positivi dei controlli, i militari hanno concentrato le loro attenzioni sull'abitazione di Gabriele. E l'intuizione è stata giusta. Perché, infatti, abilmente occultato nel soggiorno, era nascosto un involucro in cellophane contenente ulteriori 42 grammi di inflorescenze di marijuana, il tutto posto immediatamente sotto sequestro.

Al termine delle formalità di rito, Gabriele è statao arrestato e sottoposto ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo, così come disposto dall'Autorità Giudiziaria competente. Nel corso dell’operazione sono state segnalate per l’illecito amministrativo di detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale alla prefettura, due uomini di 27 e 41 anni, poiché trovati in possesso di modiche quantità di marijuana e hashish.

Qualche giorno fa a Catania, vasta operazione della guardia di finanza che ha scoperto un traffico di cocaina da Messico e Colombia con destinazione Sicilia. Sono stati sequestrati oltre 400 chili di cocaina e arrestate sette persone. Per due persone, già arrestate, è stato emesso un fermo. Mentre per altre cinque persone c'è un ordine di arresto internazionale. L'operazione ha consentito il sequestro di 406 chili di cocaina oggetto anche di una consegna controllata da Bogotá a Catania, dopo una rogatoria della procura distrettuale etnea all’autorità della Colombia. Non è la prima volta che indagini italiane svelano questo traffico internazionale di droga, specialmente cocaina, proveniente dal Sud America.

Oltre la Colombia, paese che tradizionalmente produce lo stupefacente, i carichi partono anche dal Messico e sempre transitano attraverso il Marocco oppure la Spagna come in quest’ultimo caso. Gli inquirenti, questa volta, sono riusciti ad intercettare la spedizione e, invece di fermarla, l’hanno seguita attraverso tutti i suoi passaggi internazionali sin dalla partenza da Bogotà e fino all’arrivo a Catania dove il carico è stato bloccato con il fermo dei due trafficanti italiani.

In questo modo è stato possibile ricostruire tutti i passaggi sulla via della cocaina, le complicità internazionali nei vari paesi, il sistema utilizzato per rendere difficile rintracciare il trasporto, i vari mezzi usati in modo diverso a seconda del Paese di transito o di arrivo degli stupefacenti.

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