Cronaca locale

Tassi d'usura fino al 300 %, arrestati due strozzini

I carabinieri hanno arrestato due uomini di Termini Imerese in provincia di Palermo, con l'accusa di usura ed estorsione

Tassi d'usura fino al 300 %, arrestati due strozzini

Gli avevano prestato del denaro approfittando di un momento di difficoltà economica, ma pretendevano tassi di interessi che potevano arrivare anche al 300 per cento. Con l'accusa di usura ed estorsione in concorso, i carabinieri di Termini Imerese, in provincia di Palermo, hanno arrestato, in applicazione di una misura cautelare emessa dal Gip del tribunale di Termini Imerese, Agostino Rio di 63 anni e Nicola Bordino di 49 anni, entrambi termitani.

Dalle indagini condotte dai carabinieri, è emerso che Rio aveva prestato, negli ultimi cinque anni, in tre occasioni, somme di denaro a un commerciante locale, applicando tassi di interesse che variavano tra il 120 % e il 300 % annuo in base alla somma data in prestito, con la collaborazione, per la fase di riscossione, del cugino Bordino. I due sono stati accusati anche del reato di tentata estorsione, perché avevano preteso la restituzione della somma di denaro, anche con minacce più o meno gravi, nel tentativo di convincerlo a rispettare le scadenze dei pagamenti e degli interessi. Per questo motivo, sia Rio che Bordino, sono stati arrestati e condotti presso il carcere Burrafato di Termini Imerese prima, e poi agli arresti domiciliari, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Qualche giorno fa operazione simile a Catania della Guardia di Finanza che hanno arrestato altri due strozzini, che avevano approfittato delle condizioni di debolezza di un piccolo imprenditore. Durante le indagini, le fiamme gialle catanesi hanno scoperto come gli usurai per un prestito di 14 mila euro, pretendevano oltre 11 mila euro in contanti, oltre alla restituzione dell'intera cifra prestata. Ma grazie ad alcune intercettazioni, sono state raccolte notizie circa l’applicazione di tassi da usura del 2000% anche su piccoli prestiti.

Un vero e proprio tunnel per il piccolo imprenditore catanese che non riusciva più ad uscire dal vortice nel quale veniva avvolto.

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