Pedofilia, ebrei: "No a paralleli storici pericolosi"
7 Aprile 2010 - 19:23Il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche risponde alla dichiarazione del cardinal Sodano: "Alcuni paragoni inappropriati e inopportuni rischiano di creare pericolosi e fuorvianti paralleli storici"
Roma - "Alcuni interventi e alcuni paragoni inappropriati e inopportuni, che preoccupano ancor più in quanto
provenienti da autorevoli esponenti della Chiesa cattolica, rischiano di creare pericolosi e fuorvianti
paralleli storici".
Lo dice Renzo Gattegna presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei). Alle comunità ebraiche, e non solo
italiane, sta a cuore - continua Gattegna - che "il complesso dialogo con il mondo cattolico"
continui sul piano culturale, religioso e politico, e si sviluppi "in un clima di collaborazione e di
confronto costruttivo che certe dichiarazioni possono solo rendere più difficile".
"Reciproco rispetto tra religioni" Il presidente dell’Ucei ricorda anche che "La posizione tradizionale dell’ebraismo italiano nei
rapporti con le altre fedi religiose rimane quella del reciproco rispetto e della pari dignità,
accompagnati dall’impegno di non intervenire e non interferire nelle questioni interne che non
possono che riguardare direttamente i fedeli di ogni singola religione".
Per questo Gattegna spiega ancora che "gli eventuali silenzi delle gerarchie ecclesiastiche sui
comportamenti di taluni rappresentanti del clero sono un problema interno al mondo cattolico", la
cui soluzione non riguarda quindi "in alcun modo il mondo ebraico, n‚ gli organismi che lo
rappresentano in Italia.
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