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"Concepita da una violenza": la rivelazione choc di Nathaly Caldonazzo

Dal concepimento a seguito di una violenza subita dalla madre alla relazione con Massimo Troisi e la successiva anoressia: Nathaly Caldonazzo si racconta

Nathaly.caldonazzo (Instagram)
Nathaly.caldonazzo (Instagram)

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"Concepita da una violenza": la rivelazione choc di Nathaly Caldonazzo

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Non è stata per nulla facile l'infanzia di Nathaly Caldonazzo, showgirl e attrice romana nata 54 anni fa, che ha raccontato alcuni aspetti della sua via privata che il grande pubblico ancora non conosceva. Se l'inizio della sua anoressia, in età adulta, è coincisa casualmente con un particolare della sua relazione con Massimo Troisi, sono dure e crude le rivelazioni che fa sul suo concepimento durante una puntata del podcast "One more time" di Luca Casadei.

La rivelazione sul padre

"Vengo concepita in una grotta dell'isola di Giannutri", inizia la Caldonazzo: si tratta di una località nel Mar Tirreno al largo della costa della Toscana. A quanto pare, la storia tra il padre e la madre era arrivata al capolinea e la showgirl racconta che "per concepire me, durante una litigata ha usato della violenza per avere questo rapporto. È una cosa che mi ha sempre detto mia madre ma che avrei preferito non sapere", sottolinea la showgirl.

"Venire al mondo e sapere che nessuno mi aspettava, che ero stato uno sbaglio, che ero venuta fuori da una violenza sessuale, che non si è presentato quando sono nata... Sai, sono tutte mitragliatrici", racconta Caldonazzo con l'eleganza e la compostezza che da sempre la contraddistinguono. "Non serve sapere secondo me, no? Vieni fuori tipo 'scusate il permesso, scusate se ci sono'". Dopo queste parole ferme, dure, forti, racconta di aver assistito a tante brutti episodi che riguardano il padre nei confronti della madre e non solo. "Non sai come comportarti: ho capito che mia mamma andava difesa ma che comunque non potevo aiutarla verso una figura così imponente, così grande". Da lì, l'amara considerazione sul "perché sono qua? Perché mi ci avete messo?"

La relazione con Troisi

Non è stato affatto un argomento leggero quello riguardante il concepimento e la vita vissuta in famiglia da piccola: inizialmente più leggero ma con risvolti successivamente negativi per Nathaly Caldonazzo è il ricordo della relazione con Massimo Troisi con cui h avuto una relazione dal 1992 fino alla sua morte. Inizialmente, però, ricorda che non gli piacque, nonostante l'attore napoletano, sin dal primo momento, l'avesse cercata con lo sguardo la prima sera che si conobbero, alla presenza di Massimo Lopez e Giovanni Benincasa. "Mi ha guardata tutto il tempo. Ma a me non piaceva, io ero anche fidanzata con un altro ragazzo", ricorda, fin quando un giorno, per una serie di circostanze, arriva una telefonata in cui riesce a strapparle un caffè. "Ci siamo raccontati un pochino e sentivo tic tic tic... una cosa metallica, era il suo cuore. La cosa brutta è che poi dopo l’operazione, quindi passato un anno e mezzo, questo ticchettio non era più regolare, era tic tic, poi si fermava, tic tic tic", racconta l'attrice.

La battaglia con l'anoressia

Per un caso del tutto fortuito, purtroppo, ecco la sofferenza dell'anoressia in cui perse anche 15-20 kg in un anno. Caldonazzo racconta a Repubblica che fu un episodio che le fece cambiare inconsciamente prospettive sul cibo: tornando a casa con Troisi, lui per scherzo e in napoletano le disse di non mangiare una torta in bella mostra nella cucina di casa. "Non se l’è mai più ricordata questa cosa, solo che in me è scattato qualcosa nella testa e ho cominciato a dimagrire fino a diventare anoressica, tant’è che non avevo più il ciclo, ero entrata in amenorrea", ricorda la Caldonazzo.

Il desiderio di un figlio non si è mai potuto realizzare, la malattia era tale che non riusciva più a recuperare il suo peso forma. "Lui mi diceva 'se prendi 3kg ti sposo, te lo giuro su Dio' - racconta - ed io gli dicevo ma è colpa tua, e lui 'ma non me lo ricordo', ma perché era stato in maniera assolutamente ingenua, senza pensare che tutto questo avrebbe creato in me un tunnel dal quale poi ci ho messo un bel po’ a uscire". Caldonazzo conclude specificando che non fu assolutamente colpa di Troisi se lei diventò anoressica.

"Non voglio per nessuna ragione che passi il messaggio che è stato per colpa sua, la colpa è mia e della mia insicurezza".

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