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"Kate sta bene". Il Palazzo mette a tacere le teorie complottiste sulla salute della principessa

Un portavoce di Kensington Palace ha cercato di spegnere le voci cospirazioniste sulle condizioni della principessa del Galles

"Kate sta bene". Il Palazzo mette a tacere le teorie complottiste sulla salute della principessa

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Negli ultimi giorni gli utenti del web si sono scatenati con ipotesi più o meno fantasiose, alcune per la verità sfiorano l’assurdo, sulla salute di Kate Middleton dopo l’operazione all’addome del 17 gennaio 2024. La pressione mediatica è aumentata fino a diventare insostenibile, rendendo necessario l’intervento di Kensington Palace. La principessa “sta bene”, ha chiarito un portavoce del Palazzo reale, cercando di calmare la marea complottista e sottolineando in maniera implicita che dovremo aspettare con pazienza il ritorno di Kate.

Tutti vogliono vedere Kate

Che fine ha fatto Kate Middleton? Sui social, in special modo su TikTok, gli utenti fanno a gara nel tentare di rintracciare indizi o presunte coincidenze che possano spiegare la sua assenza prolungata. È stato addirittura creato un hashtag, #KateIsMissing, per raccoglierle. I risultati, però, oscillano tra la fantasia, l’assurdità completa e il complotto. Secondo alcuni la principessa avrebbe “donato un rene a Carlo” e lui avrebbe deciso di farla diventare Regina, per altri sarebbe “rinchiusa” a Palazzo, per altri ancora si troverebbe in convalescenza a Miami dopo un lifting. C’è chi sostiene addirittura che questo intervento l’avrebbe sfigurata.

Molte persone hanno ripreso la teoria mai provata della giornalista spagnola Conchita Calleja, secondo la quale Kate sarebbe “in coma”. Impossibile e forse anche inutile cercare di capire da dove arrivino queste supposizioni, che nella maggior parte dei casi oltre a essere strambe sono pure del tutto prive di logica.

In tanti si chiedono, poi, per quale motivo non esistano foto della moglie del principe William dopo l’uscita dall’ospedale mentre, al contrario, ci sono diversi scatti di Re Carlo III nelle ore e nei giorni successivi alla terapia per la prostata ingrossata e alla diagnosi di tumore. La spiegazione della privacy legittimamente invocata dalla principessa non convince chi vuole per forza credere alle ipotesi complottiste.

Anzi, questo desiderio di discrezione ha avuto un effetto boomerang difficile da arginare. Per non parlare della giustificazione per l’assenza dell’ultimo minuto di William alla funzione in memoria di Costantino di Grecia, lo scorso 27 febbraio: “Motivi personali”, ha dichiarato Kensington Palace. Due semplici parole dietro cui potrebbe esserci qualunque tipo di imprevisto, ma che molti hanno immediatamente ricollegato allo stato di salute di Kate. La pressione intorno alla principessa è diventata così forte da richiedere l'intervento del Palazzo.

Basta complottismo

Di solito Kensington Palace non interviene in questioni di questo tipo, dove indiscrezioni senza alcuna dimostrazione oggettiva si mescolano a ipotesi complottiste assurde. Tuttavia stavolta ha fatto un’eccezione, sperando di riuscire a fermare questo gran caos. Lo scorso 29 febbraio un portavoce di Kate ha spiegato: “Kensington Palace ha chiarito fin dall’inizio i tempi di ripresa della Principessa e forniremo solo aggiornamenti significativi. Queste linee guida restano valide”. Il portavoce ha sottolineato che Kate “sta bene”.

In queste parole è evidente il riferimento al comunicato ufficiale del 17 gennaio: “Sua Altezza Reale la Principessa del Galles è stata ricoverata in ospedale ieri per un intervento programmato all’addome. L’intervento è riuscito con successo, ma si ritiene che la [principessa] rimarrà in ospedale per dieci o quattordici giorni, prima di tornare a casa per continuare la convalescenza. Su consiglio medico è improbabile che [la principessa] ritorni ai pubblici doveri fino a dopo Pasqua”.

Non possiamo fare altro che aspettare il ritorno di Kate.

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