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Le lettere svettanti di Zuppi: chi è il cardinale tra pacifismo e rischi della Chiesa

Le lettere iniziali svettanti della firma del cardinale Zuppi indicano il sentimento di pacificazione che lo muove, specialmente nella sua più recente missione nella guerra in Ucraina

Le lettere svettanti di Zuppi: chi è il cardinale tra pacifismo e rischi della Chiesa

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La missione del cardinale Zuppi, tra pacifismo e rischi all'interno della Chiesta

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Dalla firma del cardinal Matteo Maria Zuppi, con quelle lettere inziali svettanti verso l’alto e di grandi dimensioni, emergono caratteristiche personali che lo portano a vivere tutto con un sentimento di pacificazione ossia secondo una peculiarità temperamentale che gli è propria. Infatti, anche nella missione propostagli da papa Francesco sta facendo di tutto per trovare la strada maestra che permetta di evitare ulteriori catastrofi.

L’idealismo che emerge dalla firma del porporato, con lettere maiuscole iniziali ben più alte rispetto al corpo delle lettere minori, caratterizza il suo modo di porsi, che lo porterebbe a sottovalutare alcuni rischi, non solo riguardanti la missione attuale, ma anche i rapporti all’interno della Chiesa stessa e in particolare in Vaticano. Si sa, infatti, che anche i sacerdoti provano gelosie quando si sentono sminuiti, specie se inseriti in posizioni di privilegio.

Firma Zuppi

D’altronde, il cardinale Zuppi non è tipo da lasciarsi posporre, in quanto, anche in funzione della carriera diplomatica finora svolta, sa essere dolce, ma anche determinato per l’astuzia che lo contraddistingue (basti osservare il tipo di sorriso che adotta in continuazione durante gli incontri ufficiali).

Naturalmente, tutto ciò va a favore della sua emblematica abilità di mediatore che sa gestire con diplomazia e arguzia intellettiva, cercando di trovare le famose “vie del Signore” che speriamo siano ancora infinite.

Un buon diplomatico quindi, senza nulla togliere alla sua missione sacerdotale che lo spinge a trovare con ogni mezzo il modo di riportare “sulla via di Damasco” i due contendenti, sicuro che anche Vladimir Putin possa rivedere le sue strategie.

Nella firma del cardinale Zuppi ci sta tutto questo: capacità di socializzazione, tenacia e determinazione, un Io forte, supportato da ideali e l’attenzione a non venir mai meno alla sua scelta sacerdotale.

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