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“Non c’è spazio per i sentimenti”. Il giallo su Harry e Meghan all’incoronazione di re Carlo

Harry e Meghan non figurano nella lista dei Windsor che saranno con Carlo III sul balcone di Buckingham Palace il prossimo 6 maggio e la loro presenza all’incoronazione si fa sempre più incerta

“Non c’è spazio per i sentimenti”. Il giallo su Harry e Meghan all’incoronazione di re Carlo
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Più si avvicina la data dell’incoronazione di re Carlo III, più si moltiplicano i rumors sulla possibile assenza di Harry e Meghan alla cerimonia. I duchi non hanno ancora dichiarato pubblicamente se parteciperanno o meno all’evento del 6 maggio 2023 e sembra che non abbiano neppure risposto per tempo all’invito di Buckingham Palace, gettando nel panico lo staff di Sua Maestà, che non avrebbe idea di come comportarsi di fronte a questo silenzio. Il gossip sostiene addirittura che Meghan Markle avrebbe spinto Harry a chiedere 11 milioni di euro per presenziare all’incoronazione, ma il Palazzo avrebbe risposto picche. Una cosa, però, è certa: la coppia ribelle non sarà sul balcone con il Re e la Regina dopo il rito officiato a Westminster Abbey.

Quindici “working royal”

È ufficiale: il 6 maggio 2023 Harry e Meghan non saranno sul balcone di Buckingham Palace accanto a re Carlo III e alla Regina consorte Camilla. Il Palazzo reale ha reso nota la lista dei Windsor che avranno il privilegio di affacciarsi insieme alle Loro Maestà per salutare la folla, dopo l’incoronazione: quindici nomi, accuratamente selezionati tra i “working royal”, cioè tra i reali che lavorano attivamente e a tempo pieno per la monarchia. In questo elenco, di conseguenza, non figurano né il principe Andrea, né le sue figlie e neanche i duchi di Sussex. C’era da aspettarselo.

Una fonte ha spiegato al Mirror: “Il Re è stato molto chiaro in merito a chi vuole che rappresenti la monarchia. C’è poco spazio per i sentimenti, questa è un’occasione di Stato, non familiare ed è giusto che solo i working members della famiglia siano presenti al grande momento pubblico”. Non si tratta solo di snellire la monarchia, ma anche di relegare nell’ombra quei parenti che hanno destabilizzato la Corona con i loro comportamenti e le loro parole, mostrando i membri più leali della royal family, “il cuore pulsante e il futuro della famiglia [di Carlo III]." Una strategia per tentare di rinnovare l’immagine dell’istituzione. Molti tabloid, però, hanno dedotto che proprio a causa di questa lista Harry e Meghan potrebbero decidere di non partecipare all’incoronazione.

E se Harry e Meghan non parteciperanno?

Harry e Meghan avrebbero dovuto comunicare la loro decisione definitiva a Buckingham Palace entro il 3 aprile scorso. A quanto pare, però, sarebbero rimasti in silenzio, gettando nello sconforto lo staff reale che ha il compito di organizzare nei minimi dettagli la cerimonia. Non una questione da poco: non si tratta solo di mettere a punto le questioni relative alla logistica, ma anche di studiare dei piani per la security. Un bel grattacapo. In proposito un insider ha detto al Daily Mail: “È ancora tutto in sospeso” ma “si spera che si risolva presto”, aggiungendo: “Ora ci sono due piani, uno qualora [i Sussex] partecipassero, l’altro se non venissero. È un altro livello di responsabilità di cui lo staff avrebbe fatto a meno”.

L’enigma degli 11 milioni di dollari

A complicare ulteriormente la situazione c’è anche il mistero degli 11 milioni di dollari che Harry e Meghan avrebbero chiesto a Re Carlo III per partecipare all’incoronazione. Per la precisione, stando al magazine In Touch, citato dal Corriere.it, sarebbe stata Meghan Markle a suggerire al principe Harry di fare questa richiesta. Del resto la coppia ha un altissimo tenore di vita e ogni occasione sarebbe buona per monetizzare. Come riportato da Vanity Fair una fonte vicina ai Sussex ha rivelato che il duca avrebbe cercato, invano, di dissuadere la moglie.

Eppure questa specie di “gettone” di presenza solleva qualche dubbio: Harry e Meghan sanno benissimo di non essere indispensabili per il successo dell’incoronazione. Non fanno neanche più parte dei working royal, quindi non hanno alcun potere contrattuale, diciamo così.

Detta in parole povere la presunta richiesta di denaro non avrebbe mai avuto alcuna speranza di essere accolta, non solo perché assurda di per sé, ma anche perché Harry e Meghan non potrebbero più pretendere nulla dalla monarchia che non hanno esitato ad attaccare e di cui formalmente non fanno più parte. Una cosa è certa: se i Sussex non si presenteranno il prossimo 6 maggio, le loro figure inizieranno inesorabilmente a dissolversi nel panorama “royal”, fino a scomparire del tutto.

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