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"Oltre mezzo miliardo". Il giro d’affari per l’incoronazione di Re Carlo III

Ancora pochi giorni e il giro d'affari che si verrà a creare per l'incoronazione di Re Carlo III sarà un volano per l'economia britannica: ecco le cifre e in quali settori si guadagnerà di più

"Oltre mezzo miliardo". Il giro d’affari per l’incoronazione di Re Carlo III

Oltre al gossip che impazza da ormai alcune settimane sui protagonisti dell'incoronazione di Re Carlo III il prossimo 6 maggio, l'evento che sarà seguito in tutto il mondo avrà effetti più che benefici sull'economia britannica visto il giro d'affari monstre previsto per quei giorni. Lo ha detto chiaramente il Ceo e fondatore di Brand Finance Institute di Londra, David Haigh.

La cifra record

"Oltre mezzo miliardo di sterline, per la precisione 665 milioni", è la cifra indicata dall'esperto intervistato dal Corriere. Calcolatrice e cambio alla mano, si tratta di poco più di 750 milioni di euro, davvero un bel bottino considerando che "in anni normali il contributo dei Windsor alla monarchia è di poco oltre i 100 milioni di sterline l’anno, ma per effetto delle cerimonie dell’incoronazione con un grande spot promozionale sul Regno Unito, quest’anno sarà molto di più". Nonostante le spese per le varie manifestazioni, gli introiti supereranno abbondamente le uscite considerando che il lungo fine settimana dell'incoronazione, alla fine del 2023, farà risparmiare alla monarchia britannica ben 850 milioni di sterline, ossia 959 milioni di euro.

Le voci su guadagni e spese

Andando con ordine decrescente, le stime di Haigh spiegano che circa 370 milioni di sterline di ricavi si avranno soltanto per la copertura mediatica dell'evento che, al giorno d'oggi, sarà visibile in ogni angolo del globo terrestre; circa 100 milioni della moneta inglese saranno i ricavi sia del turismo che di feste, party ed eventi correlati mentre almeno 90 milioni saranno i ricavi dovuti al merchandising. Non sono soltanto ricavi, però: l'economista spiega che è stato ricalcolato il costo complessivo della monarchia che nel 2021 gravava per 352 milioni, nel 2022 366 milioni e quest'anno circa 370 milioni di sterline.

Nell'arco dell'anno solare, però, Haigh spiega che il costo sarà pari agli "850 milioni di sterline di introiti del Pil mancanti per il giorno di festa, bank holiday, più i 100 milioni di sterline per organizzare l’evento a Westminster Abbey e tutto il Coronation weekend" per un totale di 950 milioni di sterline.

Il ricavo sui brand legati alla monarchia

La monarchia inglese esercita sempre un certo tipo fascino soprattutto con alcune tipologie di prodotti: Brand Finance spiega che avere soltanto il titolo di chi è un fornitore ufficiale della Casa Reale vale almeno un 10% in più sul volume d'affari consentendo di alzare il listino anche del 15%. "Dalle auto alla moda, passando per le bevande, c’è un mondo di marchi titolari di un Royal warrant che continuano a beneficiare ogni anno della loro vicinanza ai Windsor – ha sottolineato Haigh - E quelli che beneficiano di più del fascino della Corona sono i brand di bevande, quelli meno invece le auto: forse perché in questo caso la scelta è basata più sull’effettiva valutazione delle prestazioni che su un effetto emotivo".

Per questo motivo, in casa Windsor si sta discutendo se coinvoltere anche Camilla e Kate che avrebbero sicuramente un impatto importante specialmente nella moda (Kate) e tutto ciò che ruota attorno all'equitazione sarebbe a favore della consorte di Re Carlo III.

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