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Due anni senza Raffaella Carrà: 5 aneddoti della sua vita per ricordarla

Scomparsa il 5 luglio del 2021, la regina della televisione italiana è un'icona per diverse generazioni grazie alla sua capacità di scardinare le regole e anticipare i tempi

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Cantante, ballerina, attrice, presentatrice, autrice, soubrette, conduttrice radiofonica: semplicemente Raffaellà Carra. Sono trascorsi esattamente due anni dalla scomparsa della diva della signora italiana, sconfitta dalla malattia, ma la sua eredità accompagna gli italiani pressoché quotidianamente. Le sue canzoni sono attuali più che mai e il suo esempio rappresenta la stella polare per tanti giovani.

La regina della televisione italiana ha scardinato le regole della musica, del piccolo schermo ma anche della società, portando una ventata di freschezza e perché no di trasgressione. Sempre nel segno della professionalità e del merito, ovviamente. A due anni dall'addio, cogliamo l’occasione per ricordare 5 cose che l’hanno resa unica.

La libertà

Popstar, sex symbol ma anche donna libera. Raffaella Carrà si è contraddistinta per la sua straordinaria indipendenza, per il suo rifiuto di diventare il simbolo di una sola categoria. Niente lobby, niente comunità predilette, niente bandierine o stemmi di partito. La stella di Bologna si è conquistata ogni traguardo con il sudore, con il talento, con la professionalità. E non sono mancate le polemiche snob, certo, ma lei non si è fatta intimidire. Fedele a se stessa, sempre.

L’attenzione verso i più sfortunati

Come tutti i veri grandi artisti, Raffaella Carrà ha preferito mantenere la privacy sulla sua vita privata. E molti aneddoti sono stati resi noti solo dopo la sua scomparsa, a testimonianza dei suoi valori. L’artista ha dedicato molto tempo ai più bisognosi, a poveri e dimenticati. Tante e generose donazioni di denaro, ma non solo. La Carrà andava a servire alle mense per gli indigenti nel più totale anonimato. "Voleva conoscerne le storie, guardarli negli occhi, donare sorrisi e speranze. Nessuno, mentre era in vita, lo ha mai saputo", ha recentemente raccontato Luciano Regolo su Famiglia Cristiana.

Le hit e i programmi rivoluzionari

Decine e decine di canzoni di Raffaella Carrà fanno ormai parte del nostro immaginario. Da “Tanti auguri” a “Pedro”, passando per “Ballo ballo” e “Rumore”: hit che hanno fatto cantare e ballare più generazioni. La regina della televisione italiana ha venduto oltre 60 milioni di dischi, vincendo ventidue dischi tra platino e oro, e bisogna aggiungere i tre dischi d’oro postumi. Ma la Carrà ha scritto anche pagine importanti del piccolo schermo con programmi che hanno lasciato il segno: da “Pronto Raffaella?” a “Carramba! Che sorpresa”, l’elenco anche qui è piuttosto lungo.

Il successo internazionale

Raffaella Carrà è stata una popstar internazionale nel vero senso della parola, non come oggi che le artiste pensano di poter sfondare con mezza canzone e qualche mise accattivante. L’artista bolognese ha riscosso grande successo in tutto il mondo, in particolare in Spagna e in America Latina. La versione spagnola di “Festa” ha avuto un boom inimmaginabile, per fare un esempio. Un amore travolgente testimoniato recentemente da Madrid, dove da quasi un anno è possibile visitare Plaza Raffaella Carrà, situata nel quartiere di Malasana, luogo storico della movida.

La nemesi dei perbenisti

Raffaella Carrà è stata un’artista umile e sensibile, il suo viso angelico è entrato nel cuore degli italiani, così come la sua musica e i suoi programmi. Ma la voce di “Forte forte forte” è stata anche la nemesi dei perbenisti. Incoronata sex symbol dal Guardian nel 2020, la Carrà è stata definita “icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso”.

Dal malizioso “Tuca Tuca” a “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù”, ha sfidato gli alfieri della correttezza e della iper-sensibilità, regalando qualcosa di nuovo agli italiani.

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