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“Una regia molto precisa”. Così l’esperta sbugiarda Ferragni sull’intervista “verità”

Ferragni "narcisista" e molto convinta di sé: l'esperta smonta così l'intervista (concordata) di Ferragni da Fabio Fazio

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"Tremo di paura, piango e va bene anche così, perché sono io e sono vera. E se stasera non sarò 'perfetta' come cerco sempre di essere amen". Con queste parole Chiara Ferragni, prima di presentarsi negli studi di Che tempo che fa, cercava di acchiappare un po' di empatia da parte dei follower. La scelta delle parole non è certamente casuale e in queste due brevi frasi c'è racchiusa tutta la strategia dell'influencer che sta provando a recuperare terreno dopo il caso Balocco. Ci riuscirà? Le carte nel suo mazzo sono poche e l'intervista da Fabio Fazio le ha ulteriormente ridotte. Chi è "vero" non ha bisogno di ribadirlo a ogni piè sospinto come sta facendo lei e, infatti, Maria Angela Polesana, la docente di Sociologia dei media all'università Iulm di Milano che di Chiara Ferragni ha fatto una materia di studio, ai microfoni dell'Adnkronos ha spiegato cosa si nasconde a livello di comunicazione dietro l'intervista rilasciata al Nove.

Ferragni, spiega la professoressa, sta mettendo in atto una "strategia su più media: ieri sera in tv ha ribadito i concetti già espressi sui social e nell'intervista al 'Corriere della Sera', dipingendosi come una persona innocente, fragile e vittima di un attacco mediatico. Sono contenuti tutti molto coerenti, io ci vedo dietro una regia molto precisa". Una regia che anche i più sprovveduti che ieri hanno seguito l'intervista hanno saputo cogliere nel tentativo disperato di Ferragni di proclamare di essere quasi una santa, che ha sempre fatto tutto in "buona fede" e che il caso Balocco è solo un "fraintendimento". La procura di Milano, infatti, notoriamente si muove per i "fraintendimenti", perché non ha di meglio da fare. È la gente ad aver capito male, ha detto Ferragni, che rivendica il buon operato.

"Attraverso questa apparizione televisiva il tentativo era probabilmente non tanto quello di avvicinarsi ai suoi follower, ma di riconquistare i brand che in questo periodo l'hanno abbandonata. E in parte c'è riuscita, se guardiamo ai dati di ascolto di Fazio", prosegue Polesana, che però non tiene conto dell'effetto curiosità e delle reazioni social a quell'intervista, fortemente negative. "Ha scelto un interlocutore di sinistra, che parla alla sinistra e conferma che il suo mondo di riferimento è la sinistra", è il commento di Klaus Davi, massmediologo, che ha promosso "l'operazione Fazio" a livello di ascolti ottenuti.

"Era un'intervista che doveva muoversi su binari ben precisi, che lei aveva concordato con Fazio", ha detto ancora Polesana, che definisce "folle ed eccessivo" il paragone più volte fatto da Fazio tra Ferragni e Oppenheimer. Forse è una suggestione, nell'anno in cui il film sul fisico è stato contrapposto nelle sale a Barbie.

E sul continuo insistere dell'influencer sul fraintendimento, la docente affonda il colpo: "Mi è sembrata narcisista e molto convinta di se stessa, perché alla fine la colpa è di chi l'ha fraintesa, non capendo la sua buona fede".

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