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"Sono ingrassata e il cinema mi ha esclusa". Lo sfogo di Giovanna Mezzogiorno

Attraverso il suo primo corto come regista, "Unfitting", Giovanna Mezzogiorno ha parlato dell'emarginazione subita per essere ingrassata dopo la gravidanza: "Dicevano che ero malata"

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"Non mi aspettavo che il cinema mi voltasse le spalle". È uno sfogo amaro quello di Giovanna Mezzogiorno, che è tornata sulla scena cinematografica non da attrice ma come regista. La scelta è stata sentita ma anche obbligata a causa di quanto vissuto negli ultimi dodici anni. "Il cinema ha iniziato a tagliarmi fuori e a ricamare leggende infondate su di me solo perché ero ingrassata dopo la gravidanza", ha raccontato la Mezzogiorno nell'ultima intervista rilasciata a Leggo.

La gravidanza e i chili in più

Celebre per avere interpretato ruoli importanti in film di successo come "L'ultimo bacio", "La finestra di fronte" e "Vincere", Giovanna Mezzogiorno ha subito una battuta d'arresto nella sua carriera dal 2011, anno nel quale sono nati i suoi due gemelli. La maternità l'ha tenuta lontana dai set, ma anche quando i bambini sono cresciuti i ruoli per lei sono iniziati a scarseggiare e l'attrice ha denunciato: "Ero ingrassata anche per colpa mia, dopo la nascita dei gemelli mi sono lasciata andare e ho trascurato l'esercizio fisico. Ma sono stata presa di contropiede dall'atteggiamento del mio ambiente".

Le porte in faccia

L'attrice ha rivelato di essere stata abbandonata da colleghi e registi e le opportunità di lavoro si sono drasticamente ridotte: "Dicevano che ero malata, 'non tornerà mai più in forma'... perfino una cisti sull’occhio che ho mostrato in un programma tv è servita ad alimentare le cattiverie su di me". La delusione più grande è arrivata dalle colleghe, dalle quali l'attrice si aspettava maggiore sostegno ed empatia: "Invece sono le prime schiave della dittatura estetica che richiede la perfezione fino a 80 anni".

Un corto per ricominciare

Invece di lasciarsi condizionare, Giovanna Mezzogiorno ha deciso di reagire dimagrendo ("Che ho pagato con gravi conseguenze sulla salute") e realizzando il suo primo corto da regista "Unfitting", presentato alla Festa del cinema di Roma. "Sono sempre andata avanti a testa alta. Non mi hanno fatto lavorare perché ero ingrassata? Peggio per loro", si è sfogata l'attrice nell'intervista, parlando del suo corto, che raccontare proprio l'emarginazione da lei subita perché inadeguata ai canoni estetici dominanti. "Non sono vendicativa ma volevo raccontare la mia storia che somiglia a quella di tante altre donne penalizzate perché non sono fisicamente perfette.

Io, che ho quasi 50 anni, sono stata molto male", ha concluso la Mezzogiorno, che presto tornerà anche a recitare in "La ragazza sul divano" di Valerio Binasco.

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