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Sparatoria sul set, Alec Baldwin incriminato per omicidio colposo

Qualora dovesse essere riconosciuto colpevole per la sparatoria del 2021 sul set del film Rust, l'attore rischia tra i 18 mesi e cinque anni di carcere

Sparatoria sul set di Rust: Alec Baldwin incriminato per omicidio colposo

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Brutte notizie per Alec Baldwin. L’attore statunitense è stato rinviato a giudizio da un gran giurì in New Mexico a causa della sparatoria letale sul set di Rust. Era il 21 ottobre del 2021 quando durante le riprese del film western, al Bonanza Creek Ranch vicino a Santa Fe, rimase uccisa la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e fu ferito di striscio anche il regista del film, Joel Souza. Il colpo di pistola era partito da Baldwin che, tuttavia, ha sempre negato, dichiarando più volte di avere tirato indietro il cane, ma non il grilletto.

La perizia sull’arma

Alec Baldwin era già stato incriminato nel gennaio del 2023, ma nel mese di aprile, la procura del New Mexico, incaricata di indagare sul caso, aveva deciso di ritirare le accuse. Allora la difesa aveva notato che l'arma incriminata aveva subito delle modifiche e che, dunque, non avrebbe potuto funzionare a dovere nel corso delle riprese. Successivamente il caso era stato affidato a due procuratori, Kari Morrisey e Jason Lewis, che avevano commissionato una nuova perizia sull’arma.

Così gli esperti incaricati dalla magistratura di effettuare le nuove verifiche avevano ricostruito la pistola che si era rotta durante i test iniziali condotti dall'FBI, concludendo che poteva sparare solo premendo il grilletto. "L'incidente fatale è stata conseguenza del fatto che il 'cane' è stato ritirato manualmente e poi, a un certo punto, è partito il grilletto", si legge nel rapporto pubblicato dalla Forensic Science Services dell’Arizona guidata da Lucien Haag. Poi, viene specificato che: "Anche se Baldwin nega, il grilletto dev'esser stato premuto a sufficienza per consentire di rilasciare il 'cane' della pistola in questione".

Il rinvio a giudizio

Alla luce di quanto emerso dalla perizia, Morrisey e Lewis avevano quindi convocato un gran giurì - una giuria popolare che decide sul rinvio a giudizio per i reati più gravi – che, nella giornata di oggi, venerdì 19 gennaio, si è espresso a favore di una nuova incriminazione per Alec Baldwin. L'attore, qualora dovesse essere condannato, rischia tra i 18 mesi e i cinque anni di carcere. "Aspettiamo con impazienza il nostro giorno in tribunale", hanno commentato gli avvocati di Baldwin, Luke Nikas e Alex Spiro.

Nel frattempo, anche Hannah Gutierrez-Reed, il supervisore delle armi sul set del film, si dichiara non colpevole dell’omicidio colposo e manomissione delle prove.

Il suo processo dovrebbe iniziare nel mese di febbraio.

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