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"È spazzatura". Justin Bieber contro H&M per la collezione a suo nome

Attraverso Instagram la popstar si è scagliata contro la nota azienda di abbigliamento low cost, invitando i fan a boicottare la linea di abbigliamento a suo nome, che Justin Bieber non ha autorizzato

"È spazzatura". Justin Bieber contro H&M per la collezione a suo nome

I fan che speravano in una collaborazione tra H&M e la popstar Justin Bieber saranno rimasti delusi. Il popolare marchio di abbigliamento low cost aveva lanciato sul mercato una collezione dedicata proprio al cantante canadese con tanto di foto stampate sulle maglie e etichette griffate Bieber. Ma nella notte l'artista ha boicottato la campagna promozionale del brand svedese, accusando H&M di non essere stata autorizzata né a realizzare né a vendere prodotti con la sua immagine.

Sul sito dell'azienda di abbigliamento da giorni erano acquistabili felpe e t-shirt con il volto di Justin Bieber, fumetti dell'artista o semplicemente scritte tratte da sue celebri canzoni. Una capsule che sembrava a tutti gli effetti una collaborazione con l'artista vista la doppia etichetta, che si vede chiaramente sugli indumenti: una recante il logo di H&M e l'altra con il marchio Justin Bieber. Invece, la popstar canadese ha accusato il brand svedese di avere utilizzato la sua immagine senza diritti.

Le accuse di Justin Bieber

Nella tarda serata del 19 dicembre Bieber, che ha sospeso il suo tour mondiale a causa di problemi personali, ha affidato a Instagram una durissima nota per boicottare, in sostanza, la collezione di H&M. "Non ho approvato nessuna delle collezioni di merchandising che hanno presentato. Tutto senza il mio permesso e la mia approvazione. Non lo comprerei se fossi in voi", ha scritto la popstar nelle storie del suo profilo, aggiungendo: "La collezione è spazzatura. Non l'ho approvato, non comprarlo". Un chiaro invito ai suoi fan, milioni in tutto il mondo, a non acquistare. L'accusa è apparsa subito chiara, ma qualcuno ha ipotizzato che si potesse trattare di un modo al quanto anticonvenzionale per spingere le vendite.

La replica di H&M

In effetti i pezzi della collezione, che erano in vendita a prezzi che oscillavano tra i 15 e 40 euro, alle prime ore di martedì 20 dicembre non erano più acquistabili. "Stock esauriti o pezzi in arrivo", si legge sul portale, mentre alcuni indumenti sono già spariti dal sito. Tra l'altro sul portale, fino a ieri sera, era possibile effettuare una ricerca per prodotto e digitando "Justin Bieber" si poteva vedere l'intera collezione dedicata al cantante. A oggi, pur rimanendo attive alcune pagine prodotto, la ricerca non fornisce più alcun risultato specifico e trovare informazioni sulla capsule appare quanto mai difficile.

L'azienda di abbigliamento svedese ha voluto comunque precisare di non avere violato alcuna legge e di avere seguito l'iter consueto e ha replicato alle accuse con una nota. "Come per tutti gli altri prodotti e partnership con licenza, H&M ha seguito le procedure di approvazione adeguate", ha fatto sapere un portavoce dell'azienda attraverso il sito Reuters.

Non è chiaro, dunque, se la diatriba finirà in tribunale o meno.

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