Il pieno di balenottere sulla rotta per la Sardegna: avvistamenti quadruplicati
5 Giugno 2009 - 19:06I ricercatori dell'Accademia del Leviatano si sono imbarcati sui traghetti di linea che percorrono il Tirreno centrale alla ricerca dei grandi cetacei marini
Otto balenottere, tra cui due coppie madre-cucciolo, sono state avvistate al largo delle coste laziali dai ricercatori dell'Accademia del Leviatano, l'ente che si occupa dello studio e della conservazione dei mammiferi marini. Gli avvistamenti sono stati compiuti e documentati da due ricercatori impegnati nel monitoraggio dei cetacei nel Tirreno Centrale, a bordo della Mega Express della Corsica-Sardinia Ferries. Tra il viaggio di andata e ritorno Civitavecchia-Golfo degli Aranci, su un totale di 6 ore di osservazione, sono stati effettuati 5 avvistamenti di stenelle (per un totale approssimativo di 62 individui) e 6 di balenottere (per un totale di 8 individui). Secondo gli esperti dell'Accademia, rispetto agli anni '90, la frequenza degli avvistamenti e aumentata del 10 per cento per le stenelle, del 30 per cento per il tursiope e di circa il 200 per cento per le balenottere. Una fantastica notizia per chi tiene alla sopravvivenza di questi gentili e intelligentissimi giganti marini. C'è però da fare i conti col fatto che il tratto Civitavecchia-Olbia, Golfo degli Aranci è assai battuto dai traghetti, soprattutto d'estate e dunque sussiste il rischio di collisioni.
Dal 2007 l'Accademia del Leviatano ha ripreso questo tipo di monitoraggio già condotto fra il 1989 e il 1992 nel Tirreno centrale a bordo di traghetti. Il principio è piuttosto semplice e soprattutto molto economico. I traghetti viaggiano in maniera periodica, hanno una elevata altezza del ponte per osservazioni ottimali, mantengono rotta e velocità costante permettendo di coprire lunghe distanze con una ripetitività non pensabile per altri mezzi solitamente utilizzati nella ricerca. In questo modo con bassissimi costi, e molto impegno da parte dei ricercatori, è possibile monitorare ampi tratti di mare per lungo tempo. La ricerca permette anche di comprendere le correlazioni fra la presenza dei cetacei ed altri parametri oceanografici o il traffico nautico e le collisioni, fornendo indicazioni utili per eventuali azioni di tutela. L'area in questione è inoltre caratterizzata da fondali profondi e presenza di una locale elevata disponibilità alimentare che garantiscono abbondanza di cibo.
I ricercatori saranno impegnati in circa 40 traversate fino a settembre a bordo dei traghetti che percorrono la rotta per la Sardegna lunga 120 miglia nautiche, per un totale di 200 ore di osservazione.
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