Politica economica

Energia, approvato il Manifesto per gli operatori del mercato libero

L’Associazione dei Reseller e Trader dell'Energia ha approvato all’unanimità il documento che tra i suoi obiettivi ha la riduzione delle tempistiche del corrispettivo di morosità, i distributori ed i trasportatori, ridisegnare le forme di tutela del credito delle società di vendita

Diego Pellegrino, presidente Arte
Diego Pellegrino, presidente Arte
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Arte, l’Associazione dei Reseller e Trader dell'Energia, ha deliberato il “Manifesto 2023" illustrativo degli obiettivi che la comunità degli operatori si prefigge di raggiungere nel corso dell’anno. Il documento, votato all’unanimità dei partecipanti nel corso della prima Assemblea nazionale presso la Centrale Montemartini in Roma, recepisce in forma sintetica i desiderata degli associati, degli esponenti del settore energia e del mondo istituzionale, convergenti al contrasto delle incongruenze normative e concorrenziali che caratterizzano il settore.

Le linee guida del manifesto 2023

L’Associazione, attraverso la stesura del “Manifesto 2023”, vuole rinnovare l’intenzione di ripristinare una giusta armonia con particolare riguardo alle seguenti asimmetrie: riduzione delle tempistiche per il Cmor ARERA; riequilibro dei rapporti tra gli operatori del mercato Libero, i distributori ed i trasportatori; la tutela del credito per le società di vendita.

Riduzione delle tempistiche per il Cmor ARERA

Arte reputa inderogabile ridurre il tempo di attivazione del corrispettivo di morosità (max 2 mesi), per tentare di contrastare il fenomeno delle volture fraudolente. Il Cmor è uno strumento” indennitario” ideato per mitigare il rischio di credito, dimostratosi nel tempo privo di reale efficacia, sorretto da un’architettura procedurale confusionaria, iniqua e facilmente raggirabile.

Riequilibrare i rapporti tra gli operatori del mercato libero, i distributori ed i trasportatori

Ripensare il rapporto tra gli operatori del mercato libero, i distributori ed i trasportatori, caratterizzato da un forte squilibrio di natura impositoria e privo di qualunque forma di contraddittorio. Nella paradossale configurazione attuale e nell’eventualità di possibili attriti, lo stesso distributore, ovviamente condizionato dai rapporti commerciali in essere, sarà deputato a comunicare le irregolarità dei pagamenti al Mase ai fini della compliance EVE (elenco venditori energia elettrica).

Tutelare il credito delle società di vendita

L’inefficacia degli strumenti appositamente ideati (e.g. Cmor), l’astrattezza dei meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie (Servizio di Conciliazione), l’incertezza della tutela giudiziale, impongono di riequilibrare il condiviso favor per il consumatore con un nuovo ed efficace strumento di recupero del credito.

Parallelamente si assiste ad un’errata sovrapposizione tra la vendita di commodities ed i servizi di natura bancaria, attribuendo caoticamente agli operatori, senza forme di riconoscimento alcuno ma con aggravio dei costi, responsabilità di attività tipicamente riservate ai soggetti ex 106 TUB (e.g. rateizzazioni prolungate nel tempo).

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