Politica economica

"Pagare in contanti è un diritto". Così l'Austria sfida la Ue

La gente ha “diritto al contante”: così in cancelliere austriaco Karl Nehammer. Annunciato un piano in tre punti: ecco di cosa si tratta

"Pagare in contanti è un diritto": così l'Austria sfida l'Ue

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La possibilità di continuare a utilizzare contanti per i pagamenti, insieme a carte e valute digitali, dovrebbe essere sancita dalla Costituzione. Questo è il parere del cancelliere austriaco Karl Nehammer: “Sempre più persone temono che il contante possa essere limitato come mezzo di pagamento, ma la gente ha diritto al contante”, le sue parole in conferenza stampa.

L’Austria è tra i Paesi che utilizzano di meno i pagamenti digitali, salvaguardando il contante in particolare per i pagamenti di pochi euro. “Solo in Austria, ogni anno vengono prelevati 47 miliardi di euro dagli sportelli automatici. In media, ogni austriaco porta con sé 102 euro in contanti”, ha aggiunto Nehammer - leader del partito conservatore - ricordando che nel Paese il 67% dei pagamenti inferiori a 20 euro viene pagato in contanti.

Per preservare il diritto di pagare in contanti, Nehammer ha annunciato un piano in tre punti da realizzare insieme al ministro delle Finanze Magnus Brunner: inserire il “diritto al contante” in Costituzione, nuove norme sul contante e l’obbligo per la banca nazionale di fornire il flusso di cassa necessario. A settembre è in programma una riunione tra rappresentati del governo, dell’industria e della banca centrale per attuare il progetto, ha ribadito Nehammer.

Il dibattito sul contante in Austria va avanti ormai da anni e negli ultimi tempi il Partito della Libertà ha chiesto al governo di intervenire per maggiori tutele. L’annuncio del cancelliere non è stato accolto di buon grado da diverse formazioni politiche. Philip Kucher, membro del Partito socialdemocratico all'opposizione, ha affermato che il diritto al contante non ha valore se "non ci sarà più un solo bancomat in Austria", riporta Politico. Il già citato Partito della Libertà ha invece accusato Nehammer di aver rubato la sua idea.

Il pressing sui pagamenti digitali portato avanti dall’Europa è visto da buona parte della popolazione austriaca come un tentativo di monitorare la vita dei cittadini. I pagamenti con carte di credito e di debito sono facili da tracciare, il pensiero comune. Come evidenziato da Qz, la tendenza negli Stati Uniti è netta: dal 2015 ad oggi, il numero di statunitensi che usano regolarmente contanti è sceso dal 24 al 14%. I pagamenti contact-less sono sempre più diffusi in Europa e non mancano le iniziative estreme: la Svezia, ad esempio, ha consentito alle imprese di rifiutare il pagamento in contanti.

Altri Paesi, a partire da Spagna e Germania, sono spaccati tra digitale e "tradizione".

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