Politica economica

G20, Meloni sferza Gentiloni: "Non capiamo la posizione della Ue, serve una risposta su Ita"

Al termine del G20 in India Meloni ha parlato del caso Ita-Lufthansa sottolineando il "curioso" comportamento tenuto dalla Commissione europea

G20, Meloni sferza Gentiloni: "Non capiamo la posizione della Ue, serve una risposta"

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Un matrimonio annunciato in via ufficiosa ma che, dopo mesi di attese e immobilismo, attende ancora le celebrazioni ufficiali. L'impasse sul caso Ita-Lufthansa continua a tener banco, al punto da aver occupato uno spazio rilevante nella conferenza stampa di Giorgia Meloni al vertice del G20 di Nuova Delhi, in India. Il premier ha parlato nello specifico della situazione venutasi a creare con l'Unione europea, sottolineando il curioso comportamento della Commissione, la stessa che da anni chiede all'Italia di "trovare una soluzione" al problema Ita, ma che adesso starebbe facendo di tutto per "bloccare" le opzioni trovate da Roma. Per questo è stato tirato in ballo Paolo Gentiloni, commissario europeo agli Affari economici, al quale sarebbe stata sottoposta la questione.

La Ue e il dossier su Ita

Con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in prima fila dopo aver partecipato ai lavori a margine del summit del G20, Meloni ha così acceso i riflettori sulla questione di Ita-Lufthansa. Lo ha fatto andando dritta al punto. "Sta accadendo qualcosa di molto curioso. La Commissione europea che ci ha chiesto per anni di trovare una soluzione al problema Ita, quando l'abbiamo trovata, la blocca", ha detto il presidente del Consiglio.

Un atteggiamento del genere, ha fatto indirettamente capire Meloni, non fa altro che creare incertezza e ostacolare l'Italia. "Per questo non stiamo capendo. Su questo vorremmo una risposta", ha proseguito Meloni, spiegando che sul tema è stato interpellato anche il "commissario Gentiloni". "Sicuramente la questione di Ita-Lufthansa è stata sottoposta al commissario Gentiloni particolarmente dal ministro Giorgetti, che ringrazio per il suo lavoro e la sua presenza", ha dichiarato, ribadendo che il governo italiano non sta capendo le mosse dell'Ue e che vorrebbe una risposta chiara.

La risposta di Bruxelles e le critiche a Gentiloni

Da Bruxelles è arrivata la replica di un portavoce dell'esecutivo comunitario. La Commissione europea "non ha ancora ricevuto alcuna notifica" ha spiegato alle varie agenzie una fonte anonima, esprimendosi sull'accordo tra Ita e Lufthansa e sui ritardi per il via libera alla fusione tra le due compagnie aeree. All'Ansa ha ricordato che "spetta alle parti" coinvolte nell'intesa "notificare" l'operazione.

Paolo Gentiloni, in virtù del ruolo ricoperto, è stato quindi evocato per cercare di dare una scossa all'intero dossier. "Penso sia legittimo criticare un commissario. Ne ho criticati tanti anche io. Mi auguro che Gentiloni sia in grado di avere una posizione che non sia penalizzante per l'Italia", ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista a Repubblica, sottolineando che "non esiste il diritto di lesa maestà". "So bene che da commissario europeo non deve guardare solo al suo Paese, ma se l'interesse generale è contro l'Italia allora qualcosa non va", ha affermato Tajani specificando di essere "un europeista convinto".

In seguito, fonti del Mef hanno spiegato che "la notifica dell'accordo per la cessione di una quota di minoranza di Ita a Lufthansa alla commissione europea per la concorrenza viene accettata, da prassi, solo al termine di un'istruttoria che la stessa commissione sta portando avanti molto minuziosamente nell'ambito di una fase di pre notifica già avviata". Lo stesso Mef ha quindi chiarito che "la risposta dell'esecutivo comunitario affidata a un portavoce è positiva perché rappresenta il presupposto di un iter che sarà molto veloce. Come Mef ci siamo già attivati per ottenere un incontro in tempi brevi con il commissario supplente Reynders".

Un'altra fonte Ue ha fatto sapere all'Agi che "la Commissione europea rimane in stretto contatto con le parti per discutere la transazione prima della sua notifica ufficiale. Questi contatti pre-notifica sono continui e fanno parte del processo standard per la valutazione di un'operazione complessa". Le fusioni fanno parte del portafoglio della Concorrenza che era in mano alla vice presidente esecutiva, Margrethe Vestager, e che ora si trova in congedo non retribuito per la campagna per la presidenza della Banca europea per gli investimenti. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha affidato il portafoglio della Concorrenza al commissario alla Giustizia, il belga Didier Reynders. Gentiloni si occupa invece delle questioni prettamente economiche e non relative alla Concorrenza.

Il caso Ita-Lufthansa

Per quanto riguarda il caso specifico, lo scorso maggio era stato raggiunto un accordo tra il Tesoro e Lufthansa per la cessione di una quota di minoranza di Ita Airways al gruppo tedesco. Lufthansa acquisirà il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l'opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento.

Nell'ambito dell'accordo, il Mef si è impegnato in un aumento di capitale di 250 milioni di euro, si tratta della terza e ultima tranche del finanziamento complessivo da 1,35 miliardi di euro già autorizzato dall'Ue. La finalizzazione contrattuale dell'accordo sarebbe dovuta avvenire a stretto giro. Così, però, non è stato. E questo nonostante gli sforzi messi in campo dal governo italiano.

Il ministro Giorgetti aveva incontrato prima dell'inizio dei lavori del G20 il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner.

Secondo quanto riferito dal ministero dell'Economia, tra i temi trattati c'era il dossier Ita-Lufthansa, che, ripetiamo, ancora non ha ricevuto il via libera della concorrenza europea, atto necessario per concretizzare l'accordo già firmato da alcuni mesi.

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