Politica economica

Transizione ecologica, Feltrin: "Serve strategia chiara e di lungo periodo"

Il presidente di FederlegnoArredo: "Fattore importante per il rispetto dell’ambiente e volano di competitività da cui non si può prescindere, ma il raggiungimento del risultato non può prescindere dal contesto e dalle caratteristiche del patrimonio abitativo italiano”

Transizione ecologica, Feltrin: "Serve strategia chiara e di lungo periodo"

"Disegnare una strategia di lungo periodo, efficace e che dia chiarezza e certezza al mercato, alle imprese e ai cittadini: è una sollecitazione che in più occasioni abbiamo sottoposto al Governo, al Parlamento e alle istituzioni europee affinché gli strumenti messi in campo per raggiungere i giusti obiettivi di efficientamento energetico del nostro patrimonio immobiliare, siano davvero obiettivi raggiungibili nei tempi e nei modi decisi". Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, interviene così sul tema della transizione ecologica sottolineando che "leggiamo i risultati del sondaggio pubblicato oggi da Unipol come un segnale chiaro per il legislatore affinché non applichi più la politica dello stop and go messa in campo sui bonus edilizi e che hanno messo in difficoltà imprese e famiglie".

Claudio Feltrin presidente FederlegnoArredo

Solo l'8% degli italiani intervistati sarebbe disposto a effettuare opere di efficientamento energetico per adeguarsi alla direttiva Ue sulle case green, secondo un sondaggio di Changes Unipol e Ipsos. Inoltre, "il 52% non è a conoscenza della classe energetica della propria abitazione"

"Proprio in questi giorni il Parlamento sta approvando l’ennesimo decreto, il Dl cessione del credito, che ha travolto il sistema. Come FederlegnoArredo e come filiera crediamo - aggiunge Feltrin - che la transizione ecologica sia oltre che un fattore importante per il rispetto dell’ambiente anche un volano di competitività da cui non si può più prescindere. Ma con altrettanto pragmatismo e realismo siamo consapevoli che il raggiungimento del risultato non può prescindere dal contesto e dalle caratteristiche del patrimonio abitativo italiano”.

Il sondaggio Changes Unipol e Ipsos, rileva tra l'altro come solo l'8% degli italiani intervistati sarebbe disposto a effettuare opere di efficientamento energetico per adeguarsi alla direttiva Ue sulle case e il 52% non è a conoscenza della classe energetica della propria abitazione".

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