Politica estera

Argentina, stop a programma sui desaparecidos: proteste contro Milei

Monta la protesta a Buenos Aires delle Madri della Plaza de Mayo contro la decisione di Milei di porre fine alla messa in onda della storica trasmissione tv sui desaparecidos. "Non può rimuoverci dalle piazze"

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Dopo 16 anni di messa in onda, il governo del presidente Javier Milei ha deciso di chiudere la trasmissione tv argentina incentrata sulla tematica dei desaparecidos e portata avanti dall'Associazione "Le Madri della Plaza de Mayo", movimento nato tra il 1976 e il 1983 grazie al tentativo di tante madri argentine di ritrovare i propri figli scomparsi durante il regime imposto da Jorge Videla. Da qui è partita la denuncia nei confronti di questa scelta.

"L'Associazione Madri di Plaza de Mayo è spiacente di informarvi che, per decisione delle autorità della Tv Pubblica, il nostro storico ciclo 'Madri di Plaza de Mayo' è stato escluso dalla programmazione e trasmetterà la sua ultima trasmissione lunedì 26 febbraio", si legge sul comunicato apparso sul sito web. "Questa prematura decisione ci è stata comunicata appena 72 ore fa - sottolinea l'associazione - che se la prende con quello che chiama "governo negazionista di Milei", accusandolo di essere "amico del genocida, affamato e aggiustato, per questa decisione ingiusta, che priva gli spettatori di tutto il Paese di un ciclo che è sullo schermo da 16 anni ininterrotti, da quella prima messa in onda, il 5 gennaio 2008".

L'invettiva non si ferma a queste prime righe: l'Associazione rincara la dose nella seconda parte del comunicato in cui spiega che il provvedimento non le lascia sorprese. L'altra accusa nei confronti del governo Milei sarebbe "l'intenzione di distruggere i media pubblici" e tra queste la minaccia delle Madri di Plaza de Mayo che sono disposte a lottare per ottenere i loro diritti. L'avvertimento, a questo punto, è che la protesta continuerà nelle piazze dove hanno intenzione di far valere i propri diritti e costruire "le condizioni politiche per recuperare quello spazio televisivo, che ci supera: fa parte di un modo di lottare e di comunicare che è già diventato una scuola, ha lasciato il segno e prima o poi lo farà. prevalere. Come la lotta dei nostri figli".

La contestazione-accusa verso il presidente argentino Milei riguarda la cifra dei figli scomparsi: non i 30mila sostenuti dalle madri ma 8.753 negli anni della dittatura. Oltre a questo, l'accusa riguardo gli "eccessi" delle forze di sicurezza che erano stati giustificati come una sorta di "guerra" che all'epoca era corso con i "terroristi" dell'ultrasinistra. Le Madri differiscono dall'associazione "Nonne della Plaza de Mayo", che si occupa della ricerca dei figli dei desaparecidos, rapiti dai militari e successivamente affidati in adozione.

Le Madri, per la maggior parte casalinghe apolitiche, furono le uniche ad avere la forza di protestare contro l'esercito negli anni della dittatura.

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