Politica estera

Elezioni Usa, perché ora il Nebraska può essere uno stato chiave

Il governatore repubblicano Jim Pillen sostiene una legge che sancirebbe il passaggio del Nebraska dal sistema attuale a quello "winner-take-all" in vigore nel resto del Paese (tranne che in Maine)

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Il Nebraska potrebbe diventare decisivo nell'ottica delle elezioni presidenziali del prossimo novembre che vedranno sfidarsi il presidente uscente Joe Biden e l'ex presidente Donald Trump. Lo stato agricolo popolato da 1 milioni e 700 mila persone, il cui nome deriva dall'epiteto indiano del fiume Platte che lo attraversa, è governato dal repubblicano Jim Pillen, il quale sostiene la proposta di far passare il Nebraska a un sistema "winner-take-all" per i voti del Collegio elettorale, un cambiamento che allineerebbe lo stato al resto del Paese e potrebbe influenzare le elezioni del 2024 e in cui chi riceve il 50%+1 dei voti si prende tutti i grandi elettori a disposizione. Se la legge dovesse entrare in vigore per le elezioni del 2024, potrebbe costare a Biden un voto del Collegio elettorale. Solo il Nebraska e il Maine, infatti, assegnano infatti due grandi elettori al vincitore dello Stato e uno per ciascuno dei suoi distretti congressuali. E il secondo distretto di Omaha viene spesso assegnato ai democratici, come nel 2020.

L'iniziativa del governatore repubblicano che può inguaiare Biden

In una dichiarazione rilasciata nelle scorse ore, Pillen ha invitato i colleghi repubblicani del Nebraska ad appoggiare il disegno di legge che sostituirebbe il sistema unico di elezione presidenziale dello Stato con il sistema "winner-take-all" utilizzato in 48 Stati. Pillen ha dichiarato di aver sostenuto la proposta "fin dall'inizio" e ha esortato i repubblicani ad approvare la legge, presentata più di un anno fa dal senatore Loren Lippincott. L'appello all'azione di Pillen è arrivato meno di cinque ore dopo che Charlie Kirk, attivista conservatore e fondatore di Turning Point USA, ha pubblicato un post sui social media in cui tratteggiava un potenziale scenario in cui il sistema elettorale del Nebraska, vecchio di decenni, potrebbe costare la presidenza a Donald Trump a novembre. "Grazie a questo sistema, il voto elettorale di Omaha è di colore blu: Obama l'ha vinta nel 2008 e Biden l'ha vinta nel 2020. È probabile che lo vinca anche quest'anno", ha scritto Kirk in un post su X, seguito da oltre 3 milioni di follower. "La California non lo farebbe mai. New York non lo farebbe mai. E finché sarà così, nemmeno noi dovremmo farlo", ha scritto Kirk, che vive in Arizona. "È una cosa assolutamente risolvibile".

L'appoggio di Trump

Senza troppe sorprese, l'x presidente Donald Trump appoggia l'iniziativa del governatore del Gop, Jim Pillen. In un post pubblicato sulla piattaforma Truth Social, il magnate ha pubblicato un'immagine della dichiarazione del governatore, definendola "una lettera molto intelligente del governatore Jim Pillen del Nebraska!". Secondo il peculiare sistema attualmente in vigore, utilizzato anche nel Maine, due dei cinque voti elettorali del Nebraska vengono assegnati al candidato alla presidenza che ottiene il maggior numero di voti a livello statale, mentre gli altri tre vanno al vincitore di ciascuno dei tre distretti congressuali dello Stato. Ogni tentativo di riportare lo stato al sistema "winner-take-all" in vigore nel resto del Paese, si è sempre arenato e ora i democratici sperano di riuscire a bloccare l'iniziativa del governatore repubblicano. In palio, come spiega Semafor, c'è potenzialmente la presidenza: se Biden perdesse solo l'Arizona, la Georgia e il Nevada rispetto agli Stati vinti nel 2020, spiega la testata, avrebbe comunque la maggioranza dei grandi elettori (270-268) grazie al secondo distretto di Omaha.

Ma se passasse la legge di Pillen, allora la vittoria sarebbe seriamente messa in discussione.

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