Politica estera

"Indottrinano i bambini". La candidata trumpiana dà fuoco con il lanciafiamme a libri LGBTQ+

Riflettori accesi su Valentina Gomez, candidata repubblicana nel Missouri: il suo video continua a fare discutere

"Indottrinano i bambini". La candidata trumpiana dà fuoco con il lanciafiamme a libri LGBTQ+

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Una campagna elettorale flamboyant. Un termine più che azzeccato per parlare di Valentina Gomez, candidata trumpiana del Missouri, da settimane nel mirino della comunità Lgbt. Il motivo? La ventiquattrenne di St. Louis ha pubblicato sui suoi profili social un video provocatorio per denunciare la furia iper-progressista che va a toccare i bambini: la Gomez si è filmata mentre incendia dei libri a tema arcobaleno con un lanciafiamme.

“Questi libri provengono da una biblioteca pubblica del Missouri. Quando sarò in carica, bruceranno”, la promessa della candidatura repubblicana, nota per il suo linguaggio piuttosto muscolare. I libri ridotti in cenere sono: “Queer: The Ultimate LGBTQ Guide for Teens” e “Naked: Not Your Average Sex Encyclopedia”, entrambi utilizzati. A chiudere il video un’immagine che la ritrae con un’arma (forse un mitra) e un logo della sua campagna che la descrive come una “woman on a mission”.

Una campagna di comunicazione che non passa inosservata, questo è sicuro. La Gomez fa parte di quel gruppo di repubblicani in prima linea per la rimozione dei libri Lgbt dalle biblioteche pubbliche e scolastiche. Per la trumpiana, questi testi rappresentano una forma di “indottrinamento” dannosa per i bambini. “Adescano, indottrinano e sessualizzano” i più piccoli, il suo j’accuse accompagnato dal termine MAGA, acronimo di Make America Great Again.

Motivando la sua focosa iniziativa, la Gomez ha ribadito che i bambini hanno bisogno di imparare la matematica, le scienze, di sviluppare capacità relazionali e di proteggere la loro innocenza. “Non devono entrare in contatto con le ideologie che la sinistra ama imporre, la sua rabbia: “Sono contraria a tutti gli spettacoli di drag queen con i bambini, alle bandiere arcobaleno nelle classi, agli insegnanti con pronomi, alle persone che vogliono ‘cambiare’ genere e alle persone che non riescono nemmeno a definire cosa sia una donna. Se i genitali non definiscono il genere, come può affermarlo la loro rimozione? Temo solo Dio”.

Le critiche per aver bruciato dei libri sono comprensibili, ma discutere di certi argomenti è necessario: l'integralismo Lgbt è sempre più pervasivo - tanto da finire nelle scuole elementari - con buona pace di chi parla di censura.

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