Politica estera

"Lavrov fuori da vertice Osce", "Inammissibile": alta tensione tra Polonia e Russia

La Polonia ha chiesto al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov di non partecipare alla riunione ministeriale dell'Osce. Dura replica di Mosca

"Lavrov fuori da vertice Osce", "Inammissibile": alta tensione tra Polonia e Russia
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Tensione alle stelle tra Polonia e Russia. Varsavia ha chiesto al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, di non partecipare alla riunione ministeriale dell’Osce, in programma a Lodz il prossimo 1 e 2 dicembre e della quale i polacchi ricoprono la presidenza di turno. Il Cremlino ha definito la decisione inammissibile ed ha inviato richieste di spiegazioni a tutti i Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa. La vicenda del missile esploso sul territorio della Polonia, nei pressi del confine con l’Ucraina, a quanto pare ha definitivamente fatto deragliare i rapporti tra Mosca e Varsavia. Con il rischio di nuove, possibili, escalation.

La decisione della Polonia

Nelle ultime ore sta facendo discutere la scelta della Polonia di non voler accogliere la parte russa al vertice Osce. Il portavoce del ministero degli Esteri a Varsavia, Lukasz Jasina, citato dall'agenzia Pap, ha fatto sapere che è già stata notificata la richiesta a Mosca attraverso i canali diplomatici. "Non ci aspettiamo che Lavrov partecipi alla riunione", ha spiegato Jasina.

Ricordiamo che la Polonia ha attualmente la presidenza di turno del blocco formato da 57 membri. E che l’affermazione di Varsavia ha scatenato l’ira russa. Dal canto suo, infatti, Mosca non ci sta e ha chiesto spiegazioni agli altri partecipanti, facendo presente che questa mossa è stata "senza precedenti e provocatoria".

Una nuova battaglia diplomatica?

Jasina ha risposto affermativamente alla domanda dell'AFP se a Mosca fosse stato rifiutato l'accesso alla riunione di dicembre. In una dichiarazione precedente, la presidenza polacca dell'Osce aveva ribadito che "le delegazioni dovrebbero essere adeguate alle attuali normative dell'Ue e non includere persone sanzionate dall'Unione europea".

"In seguito all'aggressione illegale della Russia contro l'Ucraina il 24 febbraio, un certo numero di cittadini russi è stato aggiunto all'elenco delle persone sanzionate, tra cui il ministro Lavrov", ha aggiunto Varsavia. "La decisione della Polonia, che è il presidente ad interim dell'Osce, di rifiutare la partecipazione del ministro degli Affari esteri Sergei Lavrov alla riunione ministeriale dell'OSCE a Lodz l'1 e il 2 dicembre è senza precedenti e provocatoria", ha replicato il ministero degli Esteri russo.

Tensione alle stelle

A proposito del complicatissimo rapporto diplomatico tra Russia e Polonia, citiamo due fatti. Intanto Varsavia e Kiev hanno avviato negoziati per vedere in che modo l'Ucraina può essere coinvolta nelle indagini sul missile caduto il 15 sera in Polonia (per il quale era stata inizialmente accusata la Russia). In discussione ci sono due modalità di collaborazione: l'Ucraina potrebbe presentare una richiesta internazionale di assistenza legale alla Polonia, oppure il procuratore generale polacco potrebbe organizzare un gruppo di inquirenti internazionali.

L’altro episodio riguarda invece l’ambasciata russa in Polonia. Il ministero degli Esteri russo ha denunciato il lancio di una bottiglia molotov contro la propria ambasciata Varsavia. "Soggetti non identificati hanno tentato in due occasioni di attaccare la nostra missione diplomatica a Varsavia", si legge in un comunicato del portavoce aggiunto, Ivan Nechaev, nel quale si lamenta anche come la polizia polacca non sia intervenuta quando c'è stato il lancio di "una bottiglia con un contenuto incendiario".

"Chiediamo alla Polonia di garantire la sicurezza delle missioni diplomatiche e consolari russe", ha aggiunto il comunicato che chiede l'apertura di una inchiesta e l'arresto dei responsabili.

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