Politica estera

"Mi ha violentata". "Falso, è estorsione": tegola su Rudy Giuliani

L'avvocato di Rudy Giuliani, Ted Goodman, "nega con veemenza le accuse", descrivendo le dichiarazioni di Dunphy come "pura molestia e tentativo di estorsione"

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L'ex sindaco di New York Rudy Giuliani smentisce categoricamente le accuse di violenza sessuale avanzate contro di lui dalla sua ex dipendente Noelle Dunphy. Quest'ultima, che ha lavorato per Giuliani dal 2019 al 2021, lunedì ha intentato una causa da 10 milioni di dollari contro l'ex sindaco di New York York accusandolo di averla costretta ripetutamente costretta a fare sesso contro la sua volontà. In una dichiarazione diffusa nelle scorse ore, il team di Giuliani sottolinea che il celebre avvocato "nega inequivocabilmente le accuse sollevate dalla signora Dunphy e ogni notiziario che copre questa storia deve includere il fatto che un ex partner l'ha accusata di essere un'escort che spenna uomini ricchi", ha detto a Rolling Stone l'avvocato di Giuliani Ted Goodman, riferendosi a una precedente causa legale risalente al 2015 e che vede coinvolta proprio Noelle Dunphy. Goodman "nega con veemenza le accuse", descrivendo le dichiarazioni di Dunphy come "pura molestia e tentativo di estorsione".

L'accusa all'ex avvocato di Donald Trump

Dunphy ha dichiarato di aver lavorato per l'ex sindaco di New York sotto la costante minaccia che quest'ultimo potesse chiederle di fare sesso in qualsiasi momento: Dunphy afferma inoltre che Giuliani era solito bere alcolici a qualsiasi ora del giorno, "mattina, mezzogiorno e sera". Nella causa intentata contro l'ex legale di Donald Trump, la donna sostiene che il 78enne avvocato avrebbe preso del Viagra per fare sesso con lei. Giuliani, stando almeno al racconto della donna, si sarebbe spogliato più di una volta davanti a lei completamente nudo dicendole che non avrebbe potuto fare altro che "prendersi cura di lui", riferendosi al suo pene. Dunphy ha detto di essere stata costretta a praticare sesso orale all'ex sindaco della Grande Mela pochi giorni dopo aver iniziato a lavorare per lui come direttore dello sviluppo aziendale con uno stipendio da un milione di dollari l'anno.

Uno stipendio generoso, motivato dal fatto, sempre secondo la denuncia, che l'ex sindaco di New York voleva in realtà avere una relazione sessuale con la donna. La donna sostiene, in un episodio citato nella causa, anche di essersi trovata davanti a Giuliani nell'appartamento di proprietà dell'ex sindaco nell'Upper East Side: "Giuliani ha poi accostato la testa di lei al suo pene, senza chiedere né ottenere alcuna forma di consenso", si legge nella denuncia. A Neoelle Dunphy, a quel punto, era diventato "chiaro che non avrebbe potuto non praticargli del sesso orale, contro la sua volontà". Rudy Giuliani si farebbe inoltre fatto praticare sesso orale dalla sua ex consulente aziendale mentre era in vivavoce con Donald Trump, perché "lo faceva sentire come Bill Clinton".

Chi è la donna che accusa Giuliani

Laureata alla Columbia University, Noelle Dunphy si definisce un'imprenditrice e scrittrice che si occupa di sviluppo aziendale da oltre 20 anni. Nel suo curriculum afferma di aver lavorato con Donald Trump, Bill e Hillary Clinton, Michael Bloomberg, l'ex governatore Andrew Cuomo, il senatore Chuck Schumer, il senatore John McCain, il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca Sean Spicer e l'ex portavoce di Trump Sarah Huckabee Sanders.

Ha anche un passato come modella e attrice.

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