Politica estera

"Un'arma per i trans": cosa prevede la legge "woke" che fa infuriare J.K. Rowling

Dal 1° aprile, in Scozia, è in vigore la controversa legge sui crimini d'odio che espande la legislazione esistente nel Regno Unito sin dal 1986. Critiche dal mondo femminista e dalla scrittrice JK Rowling

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Dal 1° aprile in Scozia, è entrata in vigore la legge "woke" sui crimini d'odio, una delle più controverse del mondo, che espande la legislazione esistente relativa all’incitamento all’odio razziale in vigore in tutto il Regno Unito sin dal 1986. Si tratta dell'Hate Crime and Public Order Act 2021 (Hate Crime Act), legge del Parlamento scozzese fortemente criticata da JK Rowling, che ha sfidato la polizia ad arrestarla, mentre il primo ministro britannico Rishi Sunak ha sostenuto l'opinione della scrittrice secondo cui le modifiche alla legge scozzese sui crimini d'odio - in particolare, a tutela delle persone transgender - potrebbero minacciare la libertà di parola.

La legge, sostenuta dai deputati dei laburisti scozzesi, dei liberaldemocratici scozzesi e da alcuni deputati del partito nazionale scozzese, introduce anche un nuovo reato di "comportamento minaccioso o abusivo volto a fomentare l'odio" per motivi di età, disabilità, religione, orientamento sessuale, e identità transgender. Ma secondo le femministe anti-gender - come Rowling, appunto - tale legge limiterebbe la possibilità a vari gruppi di esprimere liberamente il loro punto di vista sulle follie woke. "A meno che il vostro comportamento non sia minaccioso o offensivo e non intenda fomentare l'odio, non avete nulla da temere" la replica del Primo ministro Humza Yousaf, convinto sostenitore della legislazione sin da quando era ministro della giustizia. Parole che tuttavia non convincono affatto i detrattori della legge.

Scozia, introdotta la legge "orwelliana" sui crimini d'odio

Il governo scozzese afferma che la legge sui crimini d’odio e sull’ordine pubblico fornirà una maggiore protezione alle vittime. Tuttavia, secondo David Kennedy, segretario generale della Federazione scozzese di polizia, l'applicazione della legge sui crimini d'odio ridurrà la fiducia dell'opinione pubblica nelle forze dell'ordine: secondo i sindacati di polizia, infatti, aumenterà notevolmente la pressione su un corpo già sotto organico, sottolineando che c'è "abbastanza rabbia e odio online da occupare ogni agente di polizia in Scozia", dato che le attuali linee guida stabiliscono che tutte le denunce di crimini d'odio devono essere indagate.

La Federazione scozzese di polizia sostiene inoltre che gli agenti non hanno ricevuto una formazione sufficiente su come intervenire in un campo giuridico così complesso, citando un modulo online di due ore totalmente "inadeguato". La deputata del Partito nazionale scozzese Joanna Cherry, citata dal Guardian, ha affermato di non avere dubbi sul fatto che la nuova legge "sarà utilizzata come arma dagli attivisti per i diritti trans per cercare di mettere a tacere, e peggio ancora criminalizzare, le donne che non condividono le loro convinzioni”. La strada verso l'inferno è lastricata di buone intenzioni e, come altre legislazioni simili, anche quella scozzese può rappresentare una grave minaccia alla libertà di parole e di espressione per via della vaghezza con la quale il testo è stato scritto e concepito.

Perché è una legge controversa

Adam Tomkins, professore di diritto pubblico all'Università di Glasgow ed ex deputato conservatore, ha riferito alla Bbc che una persona potrebbe essere condannata per istigazione all'odio per un commento fatto in privato a casa propria, non solo in pubblico. Susan Smith di For Women Scotland, che ha condotto una campagna contro la legge scozzese, osserva che il testo è sin troppo vago e non è dato sapere come forze dell'ordine e giudici lo interpreteranno. "Prevediamo che ci saranno molte denunce maliziose e potenzialmente le persone indagate vedranno la loro vita sconvolta. Immagino che ci saranno molte denunce, per esempio, contro JK Rowling", ha aggiunto.

Ideatrice di Harry Potter che nel frattempo ha già espresso la sua contrarietà contro l'ennesima follia woke.

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