Coronavirus

Le 3 date per l'addio al coprifuoco: ecco il piano di Draghi

Divieto di circolazione spostato alle 23, poi eliminato verso fine giugno. La cabina di regia approva altre riaperture. Esulta Forza Italia: "Passa la nostra linea"

Le 3 date per l'addio al coprifuoco: ecco il piano di Draghi

La cabina di regia ha deciso di ridurre il carico di restrizioni attualmente in vigore. Il governo guidato da Mario Draghi, considerando i dati in continuo miglioramento e il buon andamento della campagna di vaccinazione, si appresta così ad accelerare e a consentire un ulteriore allentamento della stretta dopo la prima tranche di riaperture inaugurata il 26 aprile. L'orientamento è quello di spostare subito il coprifuoco alle 23 (dall'entrata in vigore del decreto), per poi farlo slittare a mezzanotte dal 7 giugno e infine eliminarlo a partire dal 21 giugno.

In zona bianca (dal primo giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, mentre dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria) andrà via il coprifuoco e resteranno valide le regole di comportamento come l'obbligo di mascherina e il distanziamento. Palazzo Chigi starebbe inoltre valutando una deroga al coprifuoco per i tifosi che andranno a seguire la Coppa Italia, mercoledì a Reggio Emilia, per la finale Atalanta-Juventus.

"Passa la linea di Forza Italia"

Dalla cabina di regia è arrivato il via libera a una serie di riaperture anticipate rispetto all'ultimo decreto. Ad esempio il Consiglio dei ministri - riunito dalle 18.30 circa - sarà chiamato a esprimersi sul servizio di ristorazione anche al chiuso ma solo dalle 5 alle 18; sulla riapertura dei centri commerciali nei fine settimana a partire dal 22 maggio; sull'ok a matrimoni e feste dal 15 giugno ma solo a invitati muniti di green pass. Cambieranno poi parametri che determinano i colori delle Regioni: a essere determinante non sarà più l'ormai noto Rt, ma l'incidenza dei casi rispetto alla popolazione (come già avviene per la zona rossa). Maggiore rilevanza verrà data anche al tasso di ospedalizzazione. Inoltre è prevista una radicale semplificazione dei 21 criteri che potrebbero dunque scendere a 12.

Alla cabina di regia convocata a palazzo Chigi hanno preso parte i ministri Daniele Franco (Economia), Roberto Speranza (Salute), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Stefano Patuanelli (Politiche agricole), Dario Franceschini (Beni culturali), Maria Stella Gelmini (Affari regionali), Elena Bonetti (Famiglia) e il sottosegretario Roberto Garofoli. Presenti per il Comitato tecnico-scientifico il portavoce Silvio Brusaferro e il coordinatore Franco Locatelli.

Esulta Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia: "Bene le decisioni della cabina di regia. Vanno nella direzione indicata anche oggi da Forza Italia. Va, invece, cambiata la scelta di non riaprire subito le piscine al chiuso. Ci batteremo in Parlamento". Giudizio positivo espresso anche da Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva: "Benissimo le decisioni su cui si sta orientando la cabina di regia sul Covid a Chigi.

Una road map con date precise che dà certezze alle attività".

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