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Allarme scorte nelle farmacie: mancano ibuprofene e aerosol

Difficoltà a reperire le pellicole per i blister delle pastiglie. "Lo sciroppo per la tosse? Lo facciamo con la galenica"

Allarme scorte nelle farmacie: mancano ibuprofene e aerosol

Manca l'ibuprofene, mancano i farmaci basilari per la cura dei mali di stagione. E spesso non ci sono nemmeno gli aerosol, lasciando esterrefatti i clienti di fronte al bancone. Non solo, scarseggiano alcuni antibiotici per bambini.

«Ci dicono di non portare i nostri figli al pronto soccorso per non intasare gli ospedali - protestano le mamme - ma come facciamo se non troviamo nemmeno i medicinali per curarli?». La situazione ha dell'assurdo ma, confermano i farmacisti, l'allarme è reale. Il motivo? Un sommarsi di cause: guerra, Covid, influenza più forte del solito e consegne in ritardo a causa del Natale.

L'ibuprofene, che solitamente viene utilizzato per dolori articolari, è stato anche annoverato tra i farmaci eletti per curare il Covid e le richieste sono ovviamente impennate rispetto alla normale produzione. Due: l'effetto guerra. La difficoltà a trasportare i materiali ha messo a dura prova anche le case farmaceutiche, che si sono trovate a esaurire le scorte dei blister per confezionare pastiglie e capsule, restando perfino sprovviste delle lamine per le pellicole per sigillare i medicinali. Per di più quest'anno la stagione influenzale è particolarmente seria (dopo due anni isolati e con le mascherine), con dati in forte aumento, soprattutto tra i bambini, che spesso restano a casa con la febbre per un'intera settimana.

Le farmacie territoriali «non hanno difficoltà a gestire il forte aumento di affluenza di cittadini, il vero problema è che mancano i farmaci» denuncia Andrea Mandelli, presidente della Fofi (la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani). «Siamo in difficoltà - prosegue Mandelli -, ma non ci sentiamo in difetto perché la Fofi aveva previsto questa criticità e messo in guardia il sistema già durante la scorsa in primavera-estate. Se ora i farmaci non ci vengono consegnati, non c'è molto che possiamo fare». Dove è possibile, spiega il presidente della Fofi, i farmacisti cercano di compensare alla mancanza di farmaci con la galenica, alla vecchia maniera. «La Fofi ha cercato di dare una mano mettendo a punto, ad esempio, la formulazione di uno sciroppo antinfiammatorio per i bambini. Tuttavia anche per la galenica ci sono problemi di assortimento».

I farmacisti ribadiscono in tutti i modi che la loro non è «sciatteria» ma si è inceppata la catena di fornitura e distribuzione. «Ci siamo messi in gioco tantissimo in questi ultimi anni - spiega Mandelli - e con il Covid siamo diventati la prima porta di accesso al sistema sanitario. Quindi ci dispiace non poter rispondere alle richieste dei clienti».

L'appello va al buonsenso. I farmacisti spronano chi acquista a non fare scorte di medicinali a casa, nè a comprare «per precauzione» o in modo compulsivo. Un po' di razionalità aiuterà a superare questo periodo anomalo.

Quanto alle vaccinazioni in farmacia, «stanno andando molto bene, stiamo facendo tantissime vaccinazioni antinfluenzali associati anche alla vaccinazione contro il Covid. Le persone dimostrano di gradire la possibilità di andare in farmacia quando si vuole, senza appuntamento».

La vaccinazione in farmacia è, per Mandelli, «un grande successo» e «la testimonianza di come i cittadini vogliano dalle farmacie qualcosa di più».

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