Cronache

Anche i cani-robot hanno l'anima E ora i padroni pregano per loro

Cerimonia riservata ai quadrupedi meccanici della Sony

Anche i cani-robot hanno l'anima E ora i padroni pregano per loro

I visi sono tesi. Il sacerdote buddista canta e sparge incenso. Prega per la pacifica transizione delle anime. Elettroniche. Perché allineati sul lungo altare ci sono 114 Aibo, i cani-robot prodotti della Sony. I proprietari li hanno portati lì, nel tempio Kofukuji di Isumi, vicino a Tokyo, per dargli l'ultimo saluto. Sono irrimediabilmente rotti, non resta che accompagnarli nell'aldilà. Ognuno con l'etichetta che riporta luogo di provenienza e nome del padrone. Il sacerdote officia, mentre alcuni proprietari assistono. Questa cerimonia è di pochi giorni fa, ma solo nel tempio Kofukuji 450 anni di storia alle spalle sono già stati celebrati i funerali di 800 cyber-cuccioli.

Aibo è stato lanciato nel 1999 come il primo robot da intrattenimento per uso domestico. L'esordio sul mercato era andato oltre le aspettative: 3mila esemplari piazzati nei primi 20 minuti. Ma con gli anni gli amici a quattro zampe firmati Sony hanno smesso di vendere come un tempo. E il colosso informatico giapponese ha deciso di dire basta. Dopo averne venduti circa 150mila esemplari (nonostante il costo non esattamente accessibile: 2.500 dollari), nel 2006 ne è stata interrotta la produzione. Per qualche anno è stato ancora possibile mandarli in riparazione, ma dal 2014 la Sony ha decretato che anche quello era ormai solo uno sperpero di risorse. I proprietari hanno sperato in una retromarcia a gennaio di quest'anno, quando la casa madre ha annunciato il lancio di un nuovo Aibo 2.0, che funziona grazie all'intelligenza artificiale ed è collegato a Internet. Ma niente da fare. Resta solo la consolazione di poter salutare come si deve i robot che passano a miglior vita.

La ditta «A Fun», che si occupa di riparare oggetti vintage, ha avuto l'intuizione di sfruttare questo «lutto» e di farne un business. I proprietari il cui Aibo ha terminato la sua vita terrena possono inviarlo a loro, che poi provvedono a girarlo al tempio Kofukuji, dove viene allestita la cerimonia funebre. Il rito non prevede sepoltura né cremazione: così «A Fun» può recuperare le parti riutilizzabili e riparare gli Aibo danneggiati in modo meno grave.

Molti degli animali che vengono consegnati al tempio hanno con sé un messaggio d'addio scritto dai proprietari. «Mi sento sollevato a sapere che verrà detta una preghiera per il mio Aibo», scrive uno.

E, dal Paradiso dei cani-robot, Aibo sentitamente ringrazia.

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