Cronaca nera

Anziana morta in casa con uno straccio al collo

Si indaga per omicidio: l'ipotesi di una rapina finita male. Allarme sicurezza nella zona, in tre mesi numerosi furti

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Riversa a terra, con uno strofinaccio stretto al collo. Così è stata trovata all'alba di ieri Santina Delai, vedova 78enne di Puegnago del Garda, piccolo comune sulla sponda bresciana del lago. Non un malore ma un omicidio, forse una rapina finita male: questa almeno l'ipotesi al momento più battuta dagli inquirenti.

Che qualcosa di strano stesse accadendo, nell'appartamento in via Panoramica, alle prime ore del mattino, i vicini di casa l'avevano capito subito: svegliati da alcuni rumori ripetuti al di là del muro, chiamano l'unico figlio dell'anziana donna. Lui, che si trova al lavoro, a sua volta mobilita la moglie; è lei a trovare il cadavere di Santina. La donna nota subito quel particolare: un pezzo di stoffa da cucina intorno al collo della suocera. I carabinieri, la scientifica e il pubblico ministero Ines Bellesi analizzano il resto della scena del crimine, notando alcuni cassetti aperti sparsi per la casa. Sarebbero le prime prove che in quell'appartamento c'è stato un assassinio. La conferma sarebbe arrivata da una prima analisi del medico legale, che riscontra sulla salma diversi segni di violenza. Nelle stanze, però, nessun altro segno evidente: né tracce di sangue, né segni di effrazione. Solo la porta finestra al piano terra era aperta. La donna era solita svegliarsi molto presto per fare le pulizie e probabilmente ha cominciato ad arieggiare la casa. Proprio quella porta finestra, però, potrebbe essere stato il varco di accesso del suo assassino. Anche quello strofinaccio, che - lo confermeranno gli esami autoptici - le è stato stretto al collo fino a soffocarla, era uno degli «attrezzi del mestiere» di Santina Delai per pulire casa, anche ieri mattina. Cosa sia però successo, in quei drammatici minuti a due passi dal lago di Garda, resta un mistero. Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi ma di certo la pista più battuta è quella di una rapina finita in tragedia.

Tra la piccola comunità di Puegnago del Garda la notizia della morte di Santina, conosciuta da tutti come accade in ogni paese, si fa strada con una certezza: «È stata una rapina». Da mesi, infatti, l'area - tradizionalmente ambita dai criminali - è preda di furti sempre più frequenti. «Negli ultimi tre mesi è uno stillicidio di furti in paese e nei dintorni. Ce ne sono stati a decine, anche a casa mia», commenta un residente. «Dai miei vicini due settimane fa i ladri sono fuggiti perché i proprietari sono rientrati ma hanno fatto danni e sono riusciti comunque ad arraffare qualcosa», gli fa eco un altro. Così in un batter d'occhio l'omicidio della 78enne punta i riflettori sul problema della sicurezza nelle zone più «in» del Garda. E tra la paura e la rabbia, in queste ore in paese si sente di tutto. C'è chi invoca di armarsi, chi chiede più forze dell'ordine, chi preferisce «non uscire di casa». Intanto le indagini per ricostruire l'omicidio di Santina Delai proseguono a tutto tondo, dalle testimonianze di vicini e parenti all'analisi di nuovi elementi.

E la caccia al killer passa anche per la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza privati e pubblici.

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