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La bomba H, l'arma di distruzione totale: fino a 3mila volte più potente di Hiroshima

A rischio città da 20 milioni di abitanti. Pyongyang «ferma» a 0,1 megatoni

Dietro al nome di «bomba H», o bomba all'idrogeno, si nasconde l'ordigno nucleare più devastante tra quelli concepiti e progettati dall'uomo. Sotto l'aspetto militare è considerata un'evoluzione della bomba atomica, e il suo innesco avviene con una reazione a fusione termonucleare non molto diversa da quella che si sviluppa all'interno del Sole. Stiamo parlando di un'arma molto più potente delle bombe atomiche che cancellarono dalle cartine geografiche Hiroshima e Nagasaki. La bomba atomica, a fissione nucleare, fa leva sul processo di divisione a catena del nucleo atomico di un materiale fissile (come l'uranio o il plutonio), che avviene in modo incontrollato e rilascia una grande quantità di energia (radioattiva). La bomba H possiede uno stadio in più: la fissione nucleare viene usata per creare una prima esplosione e innescare reazioni di fusione nucleare ancora più violente. Tutto questo per generare temperature e pressioni capaci di trasformare l'idrogeno, contenuto in un serbatoio all'interno della bomba, in elio, in modo analogo a quanto avviene per il Sole. In parole povere è una bomba nella bomba, dove l'elemento più distruttivo e pericoloso è l'esplosione, non le radiazioni.

Un ordigno nucleare tradizionale ha una potenza esplosiva di 15-20 chilotoni, la bomba H sperimentata per la prima volta il 1° novembre 1952 dagli Usa sull'isola di Elugelab, nel Pacifico, sprigionò una potenza di 11 megatoni, 800 volte la bomba di Hiroshima, e un'onda di calore che raggiunse il raggio di 56 chilometri. La bomba all'idrogeno più potente collaudata dall'uomo è quella del 1961 chiamata «Bomba Zar», fatta esplodere in Unione Sovietica. La sua potenza corrispondeva a circa 3mila delle bombe di Hiroshima e Nagasaki. Domenica a Punggye-ri, nel quartier generale dei test nordcoreani, si sono «limitati» a un'intensità di gran lunga minore, 100 chilotoni (0,1 megatoni). Se l'atomica di Hiroshima ha distrutto una città uccidendo 200mila persone, una bomba H da 11 megatoni potrebbe cancellare una metropoli con 20 milioni di abitanti.

Stiamo parlando di ordigni che nelle intenzioni del dittatore nordcoreano Kin Jong-un dovrebbe venire montati su missili. La Corea del Nord, vale la pena ricordarlo, possiede circa un migliaio di vettori balistici di vario tipo. Il regime ha anche migliorato il suo arsenale di Scud. Circa 600 di questi appartengono categorie Scud B, C e D, e più di 300 sono Nodongs, Scud aggiornati, con un alto arco di tiro, più difficile da intercettare, ed in grado di trasportare testate con 1.000 chilogrammi di esplosivo ad alto potenziale. Senza dimenticare il temibile vettore balistico «Hwasong 14», sperimentato lo scorso 29 agosto sui cieli del Giappone. È stato valutato in grado di colpire obiettivi fino a 12mila chilometri. Apocalittico immaginare che cosa potrebbe accadere se all'interno di un «Hwasong 14» venisse assemblata una bomba H.

GLP

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