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Carlo re ad interim: "Entro pochi anni lascerà la corona a William"

Il «Times»: si sente un «ponte» per stabilizzare il Paese, poi passerà lo scettro al figlio

Carlo re ad interim: "Entro pochi anni lascerà la corona a William"

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Londra - Dopo aver atteso impazientemente di diventare re, Carlo ha scelto di essere un re «ad interim» e di lasciare a suo figlio le vere riforme. Lo rivela il Sunday Times, a pochi giorni dal primo anniversario della morte della Regina Elisabetta che il suo primogenito trascorrerà in tranquillità, con la moglie e la famiglia. Secondo fonti molto vicine al monarca britannico, Carlo ha detto di vedersi come «un ponte» tra il lunghissimo regno della madre e quello guidato dal figlio William. Un ruolo che potrebbe relegare il re all'immobilismo, ma che in realtà ha un'importante funzione di stabilità per un Paese in crisi.

La fonte, che sembra conoscere molto bene Carlo, ha raccontato al corrispondente reale del Times che «da giovane sarebbe stato un sovrano molto incline alle riforme, ma quando lo è diventato era un momento difficile per la Nazione. Credo che Carlo abbia realizzato che il vero riformista sarà invece William e lui ha deciso di essere una personalità costante, che garantisce la stabilità e la continuità di cui il Paese ha bisogno». Un re che dunque prepara il terreno al figlio, diventa strumento di transizione e ponte tra due visioni, quella della madre e del figlio, e tra due mondi. Un ruolo difficile, che però, chi lo conosce da vicino, Carlo è molto bravo ad interpretare. Nel suo primo anno di regno, il nuovo re è stato travolto da una sorprendente mole di lavoro che gli ha procurato non poco stress, nonostante il suo lunghissimo periodo di apprendistato. La moglie Camilla l'ha descritto come «un workaholic» che dopo cena spesso ritorna dietro la sua scrivania e talvolta si sente frustrato perché sente che molte cose devono essere fatte e l'istituzione che rappresenta si rivela troppo lenta per rispondere alle sue richieste.

Il clima, la comunità e la cultura rappresentano ciò che ha più a cuore e vorrebbe essere un leader internazionale in queste aree di competenza, senza però infrangere le regole imposte dal suo ruolo costituzionale. Ha quindi deciso di agire con maggiore cautela di quando era soltanto il Principe di Galles e si permetteva di dare consigli non richiesti al governo. A dispetto di quanto si potesse prevedere, secondo l'ultimo sondaggio Ipsos, il 63% dei britannici ritengono che Carlo stia facendo un buon lavoro e un suo amico lo descrive «molto contento».

«Ha superato il lutto per la morte della madre, il suo destino è arrivato e lui l'ha accolto».

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