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Il caro benzina rovina le ferie degli italiani. Sulla A8 il record: 2,7 euro per litro

La stagione delle vacanze rende sempre più salati i prezzi dei carburanti. E in questo senso ha innescato una marea di polemiche il caso della benzina venduta in modalità Self a 2,722 euro sull'autostrada A8 Varese-Milano

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La stagione delle vacanze rende sempre più salati i prezzi dei carburanti. E in questo senso ha innescato una marea di polemiche il caso della benzina venduta in modalità Self a 2,722 euro sull'autostrada A8 Varese-Milano. In particolare, Assoutenti ha chiesto l'intervento della Guardia di Finanza. «Vogliamo capire» quali siano «le motivazioni di un prezzo così astronomico», ha dichiarato il presidente Furio Turizzi, «Per un pieno a un'auto media vuol dire spendere 136,1 euro, un salasso».

Intervistato da La Stampa, Stefano Vitale, il gestore del distributore si è giustificato dicendo che la società petrolifera, essendo in causa con lui, lo avrebbe «vessato» vendendogli la benzina a prezzi più elevati. La Finanza, spiega sempre Vitale, avrebbe già fatto visita due volte al distributore: «Ho fatto loro vedere che la benzina verde mi viene venduta a 2,409 euro, cioè un prezzo notevolmente più alto del prezzo nazionale che è 2,109». È «chiaro che devo farla pagare 2,7 per coprire le spese».

In base agli ultimi dati forniti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy il self in autostrada ha raggiunto un prezzo medio di 2,015 euro al litro (1,928 il gasolio) in sostanziale equilibrio rispetto al giorno precedente, anche se il trend è al rialzo da settimane. Ed è finito nel mirino il decreto al governo sul caro-carburanti, con l'entrata in vigore dell'esposizione del prezzo medio lo scorso 1 agosto. Da sinistra attacca Antonio Misiani, responsabile economico del Pd: «le misure contro il caro carburanti varate in pompa magna dal governo Meloni si sono rivelate un buco nell'acqua», con un invito al ministro a capo del Ministero delle Imprese, Adolfo Urso, e al governo di varare «atti concreti».

Lo stesso Urso però ha difeso l'iniziativa del governo: «Il prezzo alla pompa è oggi maggiore di 0,02-0,04 euro rispetto alla rilevazione di domenica» si nota quindi un «rallentamento degli aumenti». In particolare, aggiunge Urso, «la quotazione internazionale del gasolio mostra un aumento di circa 12 centesimi» su un mese fa mentre nello stesso periodo il «prezzo alla pompa è aumentato di circa 10 centesimi». Inoltre, la tariffa «della benzina depurata dalle accise» è inferiore rispetto a Francia, Spagna e Germania.

I rincari, non solo alla pompa, hanno fatto male al turismo. Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha specificato che il Ferragosto «non sta andando male, ma nemmeno a gonfie vele» e rispetto all'anno scorso si stima «un calo generalizzato del 15% ma in certi luoghi purtroppo molto di più, si arriva anche a meno 30%». Il tour operator Vamonos Vacanze osserva un aumento per le voci di spesa incluse nei servizi di trasporto, con un incremento del 10% per l'Italia rispetto a Francia (+6%) e Grecia (+1,4%) e al -16% della Spagna. Aumentano anche i costi dei servizi ricettivi (+7,5%), per una stangata a livello nazionale che raggiunge i 4 miliardi.

Secondo Assoutenti, tra esodo e controesodo estivo, lo Stato tra le accise e l'Iva incasserebbe 2,27 miliardi. Una goccia in mezzo al mare se si considera che, a giugno, per Bankitalia il debito pubblico italiano ha infranto un nuovo record ed è aumentato di 27,8 miliardi rispetto a maggio ed è a 2.843,1 miliardi. Intanto il Pil italiano (dopo l'exploit del primo trimestre a +0,6%) è stato confermato in calo dello 0,3% nel secondo trimestre (contro il +0,3% dell'Eurozona e +0,6% congiunturale).

Arrivano però buone notizie dall'agenzia Fitch che ha alzato le stime sul Pil italiano 2023 al +0,7% a differenza di altre dieci economie sviluppate a cui le ha tagliate, tra cui Germania, Giappone e Regno Unito.

Bene la Francia (+1,2%).

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