Coronavirus

Cefalee, cali di vista e gonfiori: ecco i sintomi da non trascurare

Non è necessario dfare altri esami prima dell'iniezione ma cordare sempre con il medico se assumere i farmaci abituali. Seconda dose, dubbio sul siero diverso

Cefalee, cali di vista e gonfiori: ecco i sintomi da non trascurare

Nonostante le rassicurazioni degli esperti sull'efficacia del vaccino Oxford/Astrazeneca e l'importanza di vaccinarsi, perché ammalarsi di Covid è certamente più rischioso per la salute, la confusione sembra crescere di giorno in giorno e la popolazione è sempre più spaventata da eventuali effetti collaterali gravi. Tanti sono i dubbi a cui rispondere.

1. Quali sono i segnali sospetti dopo la vaccinazione, che fanno far pensare a eventi avversi?

Affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o sensazione di freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle. I sintomi di combinazione per coaguli di sangue e piastrine basse devono portare all'assistenza medica.

2. Ci sono segnali anche a distanza di tempo?

Se dopo 4 giorni dalla vaccinazione si accusa ancora mal di testa e febbricola è anomalo. Inoltre se si presentano emorragie o piccole ecchimosi, bisogna rivolgersi al medico. Nel 90% dei casi le trombosi prese nelle fasi iniziali si curano come le emorragie e le piastrinopenie.

3. Perché ci sono stati i casi di trombosi?

Si ipotizza una risposta immunitaria al vaccino, che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina, definita trombocitopenia indotta dall'eparina.

4. Cosa deve fare chi soffre di disturbi della coagulazione?

Innanzitutto concordare con il proprio medico o quello del centro trombosi, se è opportuno saltare una dose di anticoagulante la sera prima della vaccinazione, al fine di evitare fenomeni emorragici in sede di iniezione.

5. Bisogna fare qualche analisi prima della vaccinazione o prendere farmaci di «prevenzione»?

Non ci sono indicazioni per sottoporsi a esami prima dell'iniezione né di assumere farmaci, se non fanno già parte di una prescrizione medica.

6. C'è un legame tra effetti collaterali e fascia d'età?

L'Ema ribadisce che «non è stato mostrato un nesso con l'età e il sesso» tra gli eventi rari di trombosi e la vaccinazione. E «non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino». Tuttavia «ci sono stati casi molto rari di coaguli di sangue insoliti, accompagnati da bassi livelli di piastrine quasi tutti in donne sotto i 60 anni». Intanto nel Regno Unito si sta valutando lo stop per le persone sotto i 50 anni. Pur continuando la massiccia campagna di vaccinazione, si fa intendere che un vaccino a mRna potrebbe essere riservato agli under 50 mentre l'agenzia britannica del farmaco (Mhra) indaga sui rischi di coagulazione.

7. Se la prima dose è con Astrazeneca, si può passare a un altro vaccino?

In linea generale è raccomandata la seconda dose con il vaccino della prima somministrazione. Però in Germania e Olanda iniziano a muoversi diversamente per gli under 60. Secondo una raccomandazione della Commissione tedesca permanente per le vaccinazioni (Stiko), infatti, le persone di età inferiore ai 60 anni, che sono state vaccinate contro il Covid con una prima dose di Astrazeneca, dovrebbero passare a un vaccino di tipo «mRna» 12 settimane dopo la prima iniezione.

Inoltre adesso è la stessa EMA che «apre» alla possibilità di un mix di vaccini, ugualmente efficace, ma attende i dati delle ricerche.

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