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Clandestino è un'offesa. Lega condannata per "discriminazione"

La Cassazione respinge il ricorso del partito citato per i manifesti sui richiedenti asilo

Clandestino è un'offesa. Lega condannata per "discriminazione"

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Immigrazione (illegale) a tutti i costi e che sia un'accoglienza a braccia aperte e col sorriso. Guai a dissentire, finanche a usare l'italiano in alcuni casi. Lo sa bene la Lega che ha perso il ricorso in Cassazione avverso due associazioni che, nel 2016, risentite da uno slogan utilizzato dal partito, si erano rivolte al tribunale di Milano. Per contrastare l'assegnazione di 32 richiedenti asilo a un centro di assistenza messo a disposizione da una parrocchia di Saronno, la Lega aveva organizzato una manifestazione affiggendo cartelli con su scritto «Saronno non vuole i clandestini. Vitto, alloggio e vizi pagati da noi. Nel frattempo, ai saronnesi tagliano le pensioni e aumentano le tasse, Renzi e Alfano complici dell'invasione».

Asgi (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) e Naga si erano rivolti al tribunale di Milano perché «qualificare i richiedenti asilo come clandestini costituisce molestia discriminatoria', ovvero un comportamento idoneo a offendere la dignità della persona e a creare un clima umiliante, degradante e offensivo». Condannata in primo e secondo grado a un risarcimento del danno in favore di Asgi e Naga e al pagamento delle spese legali, la Lega aveva presentato ricorso in Cassazione, che si è pronunciata confermando le sentenze precedenti. Insomma, la Francia opera i respingimenti entro i confini italiani e nessuno dice nulla (a parte Forza Italia), Malta non interviene in mare e nessuno la richiama, neanche l'Ue, pronta a tirare le orecchie all'Italia se solo ritarda ad accogliere, da noi non si può nemmeno usare l'italiano. Il termine «clandestino», come riporta Treccani, deriva dal latino clandestinus, che «si dice per lo più di cose fatte senza l'approvazione o contro il divieto delle autorità» e, nell'accezione di «immigrato c.» (clandestino ndr) significa: «che entra in un paese illegalmente». La Corte spiega che «gli stranieri che fanno ingresso nel territorio dello stato italiano, perché corrono il rischio effettivo, in caso di rientro nel paese di origine, di subire un grave danno', non possono a nessun titolo considerarsi irregolari e non sono dunque clandestini'». Utilizzando l'italiano si lede la dignità personale dei migranti. E chissà che non si offenda qualcuno se si ribadisce che a Lampedusa la situazione non è rosea, visti i continui sbarchi e l'hotspot sempre pieno, malgrado i trasferimenti. Migranti e turisti non si incontrano quasi, se non mentre i migranti attendono di imbarcarsi per le destinazioni finali, ma i disagi si fanno sentire. «Per due giorni siamo stati senza benzina dice l'ex sindaco Totò Martello, presidente del Consorzio pescatori di Lampedusa e ciò danneggia non solo i pescatori, ma anche i turisti che hanno noleggiato un'auto. Ieri mattina è arrivato il carburante. Ma chi ripaga i pescatori quando il pescato arriva al mercato in ritardo e, quindi, viene deprezzato? I traghetti di linea, sono oramai dedicati ai migranti. E i turisti attendono. Dov'è la nave promessa per i migranti?».

Dopo i 786 arrivi di giovedì, ieri pomeriggio si contavano 438 sbarcati, tra cui 14 e 48 giunti autonomamente, salpati dalla Tunisia. Anche se giovedì sono stati trasferiti quasi mille migranti, l'hotspot ieri ne contava circa 2mila. Di questi, 740 sono stati trasferiti. 45 migranti soccorsi dalla guardai di finanza, hanno riferito di persone in acqua. «Rischiavano di annegare e pescherecci tunisini tentavano di salvarli» in acque tunisine. Per arginare gli sbarchi il governo ha annunciato 2 decreti su migrazione e sicurezza, che dovrebbero essere approvati entro settembre. Tra le altre cose, prevedono il raddoppio dei rimpatri per chi ha commesso gravi reati.

Ed è pronto un emendamento di FdI per favorire l'immigrazione legata all'occupazione.

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