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Confindustria non si fida: "Aspettiamo i testi di legge"

"Ci aspettiamo innanzitutto una riforma organica, perché se si parla solo di rimodulazione di alcune aliquote non è questa la strada"

Confindustria non si fida: "Aspettiamo i testi di legge"

«Ci aspettiamo innanzitutto una riforma organica, perché se si parla solo di rimodulazione di alcune aliquote non è questa la strada». Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha ribadito le richieste del settore imprenditoriale in materia fiscale. Il confronto sulla delega si preannuncia non scevro di difficoltà. Per il momento, dunque, Confindustria aspetterà «di vedere i testi», ma la priorità è «un capovolgimento di quello che è il paradigma, cioè un fisco di impresa per la crescita». Di conseguenza, gli sconti fiscali per le nuove assunzioni sono mosse di un esecutivo che sta «sbagliando strada». Per le assunzioni, ha sottolineato Bonomi, «ci sono i contributi, il fisco di impresa deve servire come leva di competitività e quindi favorire investimenti e capitalizzazione, cioè crescita».

Gli industriali intendono incalzare il governo anche sulla riforma del reddito di cittadinanza. «C'è bisogno comunque di una messa in campo di politiche attive del lavoro, che sono anni che chiediamo in maniera più strutturata e che potrebbero essere una soluzione alla riforma del reddito di cittadinanza», ha dichiarato Bonomi rivendicando la partecipazione di Viale dell'Astronomia alla definizione delle nuove regole del Patto di stabilità. «Farei il patto di crescita e stabilità, perché la crescita che ci porta la stabilità», ha tagliato corto.

Soddisfatta, invece, Confedilizia per l'annuncio dell'introduzione di una cedolare secca anche per le locazioni commerciali. «Si tratta di una misura indispensabile e urgente sia per motivi di equità che per ragioni di sopravvivenza di una parte importante dell'economia italiana», ha dichiarato il presidente dell'associazione della proprietà immobiliare, Giorgio Spaziani Testa.

«L'auspicio - ha proseguito - è che alla nuova tassa piatta si accompagni un altro intervento da noi a più riprese proposto, quello della tassazione in base al principio di cassa di tutti i redditi da locazione, al fine di interrompere la vessatoria imposizione sui canoni non percepiti».

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