Cronaca giudiziaria

Corona non è più pericoloso. Ridato il passaporto

La decisione del Tribunale: l'ex re dei paparazzi «si è disintossicato e reinserito nella società»

Corona non è più pericoloso. Ridato il passaporto

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Milano - Fabrizio Corona (nel tondo) non è più socialmente pericoloso e quindi per lui non serve alcuna sorveglianza speciale. Lo ha deciso la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, che ha disposto la «revoca della misura» che gli era stata comminata nel 2012, prima dell'arresto per le condanne definitive.

Nei mesi scorsi era stata la Questura a chiedere il rinnovo per un anno e mezzo della sorveglianza per Corona, più l'aggravamento dell'obbligo di soggiorno e di firma due volte a settimana. È «venuta meno» la pericolosità dell'ex re dei paparazzi, scrivono i giudici Rispoli-Cucciniello-Spagnuolo Vigorita nel provvedimento, tenendo conto del suo «positivo percorso di risocializzazione», passato per «cure psichiatriche e mediche» e di «disintossicazione», e del fatto che da almeno otto anni non ha più avuto condanne «irrevocabili». Non risulta nemmeno che l'ex agente fotografico, che ha finito di scontare il cumulo delle pene lo scorso anno, viva oggi con «guadagni illeciti».

Già il pm Giovanna Cavalleri nell'udienza dei giorni scorsi aveva chiesto che per Corona non venisse applicata alcuna misura di sorveglianza. Dal maggio 2022, aveva spiegato, non ci sono «episodi di rilievo su una pericolosità sociale», anche se ha ancora diversi procedimenti in corso. Tra questi, un'udienza preliminare per bancarotta, un processo per tentata estorsione e altri per diffamazione. Si tratta però, spiegano i giudici, di vicende «ancora in via di accertamento, peraltro connesse alla tipologia di attività lavorativa» di Corona, che ora ha un suo sito di informazione e gossip, «Dillingernews.it». Mentre le «violazioni» delle prescrizioni, in particolare tra il 2020 e il 2022 quando era in affidamento in prova, sono state ritenute di «scarsa gravità» o «connesse alle intemperanze comportamentali correlate ai disturbi di personalità del Corona».

Per l'avvocato Ivano Chiesa, storico difensore dell'ex fotografo dei vip, questa è «l'ennesima vittoria di Fabrizio e della difesa, a proposito dell'ennesima vicenda basata sul nulla». Il legale ha aggiunto: «Mi auguro che sia finita una volta per tutte questa odissea giudiziaria che dura da troppo tempo». Corona, intanto, 50 anni compiuti da poco e che aveva finito di scontare le condanne definitive a settembre dopo circa 10 anni, potrà riavere il suo passaporto, come sperava.

«Andrò negli Usa e diventerò famoso, come non lo so, ma diventerò famoso», ripeteva già da tempo.

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